Questa sera, nella sempre suggestiva cornice di Wembley, andrà in scena la sfida tra Inghilterra e Scozia, alle ore 19,45, orario londinese, match valevole per la quarta giornata del gruppo F delle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Una sfida affascinante e una rivalità antichissima, la più vecchia del mondo del calcio. Sì, perchè la prima sfida tra queste due nazioni vicine geograficamente e appartenenti entrambi al Regno Unito, risale a ben 144 anni fa. Era il 1872 quando le due nazionali scesero per la prima volta in campo contro. Il 30 novembre, all’Hamilton Crescent di Glasgow, Scozia-Inghilterra rappresentò non solamente la prima di una lunga serie di sfide tra queste due selezioni, ma anche la prima partita tra due nazionali di calcio. Quel giorno la partita si concluse 0-0 davanti a 4.000 persone. Tutti i giocatori scozzesi provenivano dal Queen’s Park, mentre i giocatori inglesi provenivano dall’Hertfordshire Rangers, dal Notts County, dagli Harrow Chequers, dall’Oxford University, dai 1st Surrey Rifles, dal Cambridge University, dallo Sheffield Wednesday, dal Crystal Palace e dal Barnes Club. Insomma, non certo le squadre che oggi dominano la Premier League. Da quel momento in poi inglesi e scozzesi hanno disputato 111 incontri, con 47 vittorie per i primi, 41 per i secondi e 24 pareggi.
17 anni dopo l’ultimo incrocio ufficiale, Inghilterra e Scozia di nuovo contro in un match che vale tre punti. La squadra che Southgate ha ereditato lo scorso ottobre da Allardyce (ma sarebbe meglio dire da Hodgson, visto che il tecnico ex West Ham è rimasto in sella per circa un mese, cacciato dopo lo scandalo delle ‘bustarelle’ per la compravendita dei giocatori) è prima in classifica con 7 punti, frutto di due vittorie e un pareggio, mentre i ragazzi di Strachan sono quarti con 4 punti, frutto di una vittoria, un pareggio e una sconfitta. E’ già una sfida decisiva quindi, che però si giocherà senza il “poppy” sulle maglie di entrambe le nazionali. Il famoso papavero rosso indossato dai britannici in onore del Remembrance Day, il giorno di commemorazione della fine della prima guerra mondiale, osservato da sempre l’11 novembre, giorno in cui, nel 1918, ebbe termine il primo conflitto mondiale. La FIFA l’ha vietato esplicitamente reputandolo un “simbolo politico” a tutti gli effetti e negandolo dunque alle nazionali di Inghilterra, Scozia e Galles.
Marco Orrù