
La notizia che il piccolo Noah, il figlio di Michael Bublé e Luisana Lopilato, ha un tumore nei giorni scorsi ha fatto il giro del mondo angosciando tutti. Anche perché le parole del 41enne cantante canadese hanno lasciato intendere tutto il dolore che lui e la sua famiglia stanno vivendo. Ma chi gli sta accanto in questi giorni difficili assicura che Bublé “si sta facendo forza”, dovendo trovare il coraggio di reagire per sostenere la sa famiglia. Ora il bambino dovrà affrontare un lungo percorso e a raccontarlo è la cognata dell’artista, Daniela Lopilato, 37 anni.
Appresa la notizia della malattia del primogenito di soli tre anni, i genitori di Noah hanno immediatamente sospeso ogni attività professionale per dedicarsi esclusivamente alle cure del piccolo, che inizierà presto un ciclo di quattro mesi di chemioterapia. In casi così gravi, spesso l’unica speranza è il trapianto, ma ci sono delle ottime notizie perché – a detta dei medici che si stanno occupando di lui – il bimbo avrebbe il 90% di possibilità di superare questo incubo, perché la malattia è stata diagnosticata per tempo. “Se Dio ha voluto che fosse scoperto in questo modo, e perché vuole salvare Noah – ha detto la zia del bimbo alla rivista argentina Gente – . Il cancro è una malattia terribile, ma abbiamo fiducia in Noah e lui sarà in grado di superarlo. Sappiamo che lo farà. Iniziare un trattamento a lungo temine è molto difficile ma bisogna farlo”. “Si dice che i bambini sono abbastanza forti da resistere alla chemioterapia e mio nipote è un guerriero”, ha concluso. E il dottor Hilary Jones su ITV ‘This Morning’ in Gran Bretagna ha confermato che le possibilità di successo per Noah sono ottime, e che i bambini affetti dalla sua particolare forma di cancro di solito sopravvivono, grazie ai benefici della medicina moderna. “La prospettiva di sopravvivenza non è male per i bambini con cancro al fegato… 50 anni fa tre quarti dei bambini con qualcosa di simile sarebbero morti, oggi questi tre quarti sopravvivranno”.



EDS