
Qualche tempo fa era uscito sulla prima pagina della versione internazionale del New York Times un durissimo articolo di critica nei confronti del nostro premier Matteo Renzi. Parole molto pesanti che all’epoca passarono quasi inosservate nel nostro Paese, ma che ora qualcuno ritiene tornate d’attualità. Infatti quello che il quotidiano americano fa di Renzi è un ritratto davvero poco tenero che sottolinea alcuni aspetti della personalità del premier che secondo i suoi detrattori lo caratterizzano tutt’ora e che potrebbero portarlo al suicidio politico con l’esito del prossimo referendum. In quel pezzo si parlava della scarsa importanza dell’Italia ai tavoli europei dove si prendevano le decisioni importanti e si diceva di Renzi: “il premier italiano alimenta le tensioni mentre cerca un posto tra gli europei che contano”. Poi ancora altre dure parole: “L’Italia di Renzi e’ importante ma non sempre influente, in parte a causa del malfunzionamento decennale delle sue politiche. Francia e Germania tradizionalmente scrivono l’agenda europea, mentre l’Italia e’ spesso un junior partner, un socio di minore importanza, talvolta comico e marginale”. Intanto qui in Italia Renzi è alle prese coi sondaggi poco positivi in merito all’esito del referendum e alla manifestazione di Firenze (si, proprio la città del premier) che ha visto scendere in campo il grande fronte del “no”.
F.B.