Ore drammatiche in sala parto, poi l’annuncio più bello

(foto dal web)
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Una coppia il cui figlio pesava poco più di un chilo, essendo nato con 12 settimane di anticipo, ha elogiato i medici per aver salvato il loro bambino. Louise, 33 anni, e Paul Rossall, di 32, hanno espresso il loro ringraziamento al “sorprendente” personale che opera presso il Royal Victoria Infirmary Hospital e l’Ospedale Freeman per l’aiuto offerto in tutto il periodo trascorso tra un nosocomio e l’altro, durato qualche mese. Ora George, questo il nome del piccolo, ha sei mesi di vita ed è un bimbo sano.

Dopo sole 27 settimane di gravidanza, a causa di problemi con la placenta, che bloccava il flusso di sangue influenzando la crescita del feto, i medici sono stati “costretti” a far partorire mamma Louise. La donna ha spiegato che tutto è andato bene con la gravidanza fino alla ventesima settimana, poi i medici si sono accorti che il bambino era sottodimensionato mentre Louise aveva sempre la pressione alta. Si è andati di male in peggio quando i medici si sono accorti che la frequenza cardiaca di George era anche anormalmente lenta, con un rischio per la sua sopravvivenza. Da qui la scelta di entrare in sala operatoria, una volta appurato che il piccolo aveva raggiunto il peso minimo di sopravvivenza al di fuori del grembo materno, ovvero 500 grammi.

Loiuse, che lavora per il servizio sanitario nazionale, ha raccontato di essere riuscita a chiamare Paul prima che i medici facessero nascere George tramite un cesareo d’emergenza, e questi è riuscito ad arrivare appena in tempo per vedere nascere il bambino. Ha ricordato: “Non ho avuto il tempo di farmi prendere dal panico, tutto è successo così in fretta”. Dopo il parto, i medici hanno avuto paura che George non arrivasse al giorno successivo.

Ore di angoscia e attesa hanno dunque seguito il parto, quando il piccolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico complesso per chiudere un vaso sanguigno nel suo petto. Louise e Paul hanno detto che si erano preparati al peggio. Dopo una lunga attesa, George è stato spostato dalla sala operatoria in terapia intensiva, dove è stato posto nell’incubatrice. Sorprendentemente, stava già cercando di respirare da solo, poche ore dopo l’operazione. Così, appena tre giorni dopo l’operazione, i medici hanno ridotto i supporti per vedere la sua reazione: ora il piccolo – ad appena quindici settimane di età – pesa nove chilo e cresce in maniera sana.

GM