
Marco Filandro, consulente del lavoro residente ad Ancona di 59 anni, domenica scorsa stava percorrendo con la sua moto lo svincolo che dalla Statale 76 immette sulla Variante. All’improvviso sulla strada ha trovato una grossa macchia di gasolio lasciata da un tir che era passato poco prima diretto al porto di Ancona. Per Marco è stato impossibile controllare il mezzo e la sua caduta è stata violenta. Dalle indagini è emerso che molti avevano già segnalato quella pericolosa macchia e che Filandro è passato in quel punto proprio pochi minuti prima che venissero installati i segnali. Le condizioni del motociclista sono subito apparse gravissime. L’uomo ha dapprima dovuto subire l’amputazione dell’avambraccio destro e poi è entrato in uno stato di coma profondo. Dopo cinque giorni di agonia in queste condizioni Marco non ce l’ha fatta ed è morto. Nel frattempo l’Anas ha cancellato i segni della macchia oleosa con una nuova asfaltatura. Quello che non si può cancellare però è ciò che è accaduto al povero Marco Filandro, così come non si può lenire il dolore della sua famiglia ancora incredula di fronte ad una morte tanto sfortunata quanto assurda e molto probabilmente evitabile se solo le segnalazioni di quel punto pericolose fossero arrivate qualche istante prima di lui.
F.B.