
Un uomo di 80 anni di Perugia ha raccontato la sua assurda odissea medica, l’ennesimo esempio di malasanità degli ospedali italiani. L’anziano ha un grosso calcolo di circa 3cm alla vescica, una condizione dolorosissima che non ha scalfito però i medici ai quali si è rivolto. E’ lui stesso a raccontare l’accaduto: “Se cammino a piedi, e peggio se vado in macchina, il calcolo si muove e mi impedisce di poter svolgere una vita normale: perdo sangue, mi sento male”. Quando ha fatto l’ecografia, tra l’altro in un luogo molto lontano dalla sua Perugia, i medici gli hanno detto: “È troppo grosso, occorre toglierlo. Magari frantumarlo, bombardandolo col laser. È un intervento non complicato ma adesso, purtroppo, non c’è posto. Torni fra tre anni: le faremo l’operazione. Tre anni in queste condizioni? L’uomo ha provato un’altra strada: “E se mi faccio ricoverare d’urgenza quando ho un attacco molto doloroso?” La risposta non si è fatta attendere: “Nessun problema: le fanno una flebo di antidolorifico e lo rimandano a casa, in attesa del suo turno operatorio”. Alla fine vista l’insistenza dell’uomo che lamentava fortissimi dolori la risposta beffa: “Potremmo farcela anche in due anni e mezzo. Forse”.
F.B.