Bimbo inala un pezzo di mela, poi la corsa disperata in ospedale

La mamma Victoria con il piccolo Nicolas (Facebook)
La mamma Victoria con il piccolo Nicolas (Facebook)

Incredibile e rarissimo quello che è capitato a Nicolas Galloni, un bimbo di 18 mesi residente insieme ai genitori Fabio e Victoria a Reggio Emilia. Il piccolo stava mangiando una mela quando ha iniziato a sentirsi male: “A un certo punto ha cominciato a tossire e a rantolare. Non smetteva più, faticava a respirare – racconta il padre –. Così abbiamo chiamato subìto i soccorsi: a casa nostra sono arrivate un’ambulanza e un’automedica. È intervenuto un rianimatore, ma abbiamo capito che il problema poteva essere grave perché gli operatori hanno subito allertato l’ospedale”. Una volta arrivati al pronto Soccorso è il comportamento dei medici a far capire ai due genitori che la situazione era davvero grave: “Hanno verificato se aveva inghiottito un boccone, rimasto magari incastrato nelle vie respiratorie superiori, all’altezza della trachea, ma non era così. Intanto hanno allertato anche l’ospedale di Bologna”. Poi le frasi più dure da sentirsi dire: “Chiamate anche i nonni all’ospedale. Non c’è tempo per andare a Bologna. Interverremo qui: non sappiamo ancora se sia stato compromesso il sistema respiratorio e i tempi per intervenire sono molto stretti”. I genitori proseguono il drammatico racconto: “Ho visto i medici affannarsi: hanno chiamato un collega da fuori città, credo da Modena. Poi sono arrivati i primari di Rianimazione e di Pediatria. Ho sentito che hanno allertato anche il direttore sanitario. C’erano tanti dottori affannati a cercare una soluzione. Poi il nostro bambino è stato portato in sala operatoria, dov’è rimasto per un’ora”. Fuori la disperazione mentre si cercava di realizzare ciò che era accaduto. Il bimbo aveva inalato un pezzo di mela che era così andato a ostruire parte delle vie aeree inferiori – l’albero bronchiale – compromettendo molto seriamente la capacità di respirare del piccolo. La mamma spiega: “Grazie a un endoscopio particolare, che si sono procurati in via d’urgenza, attraverso la gola hanno raggiunto i bronchi e lo hanno liberato dal pezzo di mela. Una volta finito l’intervento, mi hanno detto che il bambino aveva ricominciato a respirare regolarmente”. Questo è il momento del sollievo. Nicolas viene trasferito in rianimazione e dopo 24 ore sta meglio e può tornare a casa coi suoi genitori: “Prende qualche medicina, ma sta bene. I medici mi hanno fatto vedere anche il pezzo di mela finito nel bronco destro: era davvero piccolo, non credevo potesse respirarlo con conseguenze così gravi. I medici mi hanno detto che al Santa Maria casi simili sono molto rari, se non il primo”. Un’ultima cosa i genitori, finalmente sereni con il loro bimbo in braccio, vogliono dirla ai medici: “Erano in tanti, non so neppure i loro nomi ma vorrei ringraziarli uno per uno perché grazie al loro impegno hanno salvato Nicolas e hanno regalato a noi la possibilità di poterlo ancora abbracciare”.

F.B.

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