
Il microonde è diventato oramai un apparecchio diffuso in tantissime cucine del mondo. La cottura a microonde è un metodo di cottura non particolarmente nuovo (venne commercializzato per la prima volta nel 1947); il funzionamento sfrutta una radiazione a “radiofrequenza” che attiva l’interazione delle particelle di acqua e grassi contenuti negli alimenti con i campi elettromagnetici formati nell’apparecchio con il risultato di scaldare gli alimenti (dall’interno verso l’esterno).
Precisazione doverosa: la radiazione è una propagazione di energia assolutamente naturale che non va confusa con la radioattività in grado di provocare mutazioni genetiche: solo le radiazioni cosiddette “ionizzanti” riescono a interagire con il DNA, mentre i cibi scaldati al microonde non sono radioattivi perché l’energia delle radiazioni del microonde è troppo bassa.
Non tutti i cibi possono essere usati cotti o scaldati con questa tecnica. Come si legge su incredibleegg.org, ad esempio è sconsigliato mettere le uova integre (meglio non solo aprirlo ma bucare il tuorlo con la punta del coltello o con uno stuzzicadent)i. In realtà tutti gli alimenti con pelle, buccia o guscio (come pomodori, salsicce, patate) potrebbero scoppiare o esplodere. Quindi prima di cucinarli nel microonde, è meglio pelarli o bucherellarli.
Verdure a foglia verde, come gli spinaci, possono contenere alte concentrazioni di nitrati, sostanze di per sé innocue, che possono però mutare in nitrosammine, considerate cancerogene, nel microonde. Anche per quanto riguarda il pollo è consigliato il forno tradizionale. E’ un tipo di carne che presenta batteri come salmonella e Campylobacter, che sono resi inoffensivi solo da alte temperature e una cottura uniforme. Il microonde, però, non scalda uniformemente. Ma non è tutto. Le proteine della carne di pollo, così come vengono scomposte dal microonde, possono anche dare fastidio allo stomaco. Nel caso del latte materno, bisogna solo fare attenzione al fatto che non verrà mai riscaldato uniformemente (agitatelo bene e controllatelo prima di darlo al neonato).