
La Polizia di Pesaro ha messo fine ad un proficuo traffico di droga che fruttava ingenti entrate illegali comprese tra i 70mila ed i 100mila euro al mese. Il tutto era riconducibile a Cherni Sofien, un maghrebino condannato a 7 anni di carcere e già vicino all’arresto in seguito ad una retata effettuata quasi un anno fa, a dicembre 2015. In quella occasione scattarono le manette per altri individui tutti extracomunitari. Il fatto aveva riguardato anche un cittadino del posto, denunciato a piede libero. La droga veniva spacciata all’interno del parco Miralfiore, con anche altri luoghi di Pesaro scelti come punto di incontro tra pusher e clienti. In particolare è stata scoperta anche una casa a Montelabbate a fare da teatro ai traffici illeciti. Sofien, 47 anni, proveniente dalla Tunisia, in passato si era reso protagonista di un omicidio a Milano, finendo già una volta in carcere e scontando parte della pena.
Una volta tornato a piede libero si è poi stabilito nelle Marche, ed a Pesaro aveva messo su un giro di droga che nel volgere di poco tempo gli ha permesso di guadagnare somme considerevoli. Sofien era stato colpito da un provvedimento di espulsione dall’Italia, ma è stato agevolato dal fatto di aver sposato una donna comunitaria. La squadra mobile di Pesaro è riuscita ad intercettare i corrieri che lavoravano per lui, giungendo fino allo stesso Sofien, il quale riusciva a percepire fino a centomila euro trafficando un chilo di droga al mese. Addosso il tunisino è stato trovato con altri stupefacenti e quando si è trovato circondato dai militari si è addirittura complimentato dicendo che prenderlo non era facile: “Siete stati bravi – avrebbe esclamato l’uomo agli agenti – mi avevano detto di non venire a Pesaro”.
S.L.