Sbaglia manovra, quello che succede dopo è devastante

Lino Trezza insieme al suo bambino (facebook)
Lino Trezza insieme al suo bambino (facebook)

Lino Trezza, 34enne salernitano dipendente della cooperativa Flavio Gioia, stava lavorando sul suo muletto presso il porto di Salerno nella nave Grimaldi Grande Argentina. Ad un certo punto per motivi ancora da chiarire, forse per una manovra sbagliata col mezzo, Lino ha perso il controllo del muletto mentre scendeva da una rampa ed è finito contro una serie di container accatastati. Due di questi grossi container sono caduti proprio sul mezzo nel quale si trovava il 34enne che non ha avuto così scampo ed è andato incontro ad una morte atroce. I mezzi di soccorso e il personale giunto sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Lino per il quale non c’era più nulla da fare. Estrarre la vittima dalla cabina distrutta non è stato semplice e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo. Il suo corpo tra l’altro era intatto e a quanto pare Lino è morto per una ferita che ha reciso l’arteria femorale facendolo di fatto dissanguare. L’autopsia comunque stabilirà le cause esatte del decesso del povero 34enne che lascia moglie e un figlio piccolo. Lino era molto conosciuto in città anche per la sua passione per la musica e la sua attività di cantante amatoriale. Intanto i sindacati hanno commentato così l’ennesima tragedia sul lavoro: “Un’altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza per garantire l’incolumità di chi ci lavora. Ci interroghiamo sul perché ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti sociali ed i ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno emanato i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle organizzazioni sindacali. Vista l’avvenuta riforma della portualità che a brevissimo metterà più porti in stretta correlazione tra loro tramite le Autorità di Sistema Portuale, esigiamo l’attenzione dovuta delle Istituzioni e l’ascolto necessario per le istanze dei lavoratori affinché non si ripetano più incidenti drammatici come quello di ieri”.

F.B.

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