Pordenone, stroncato giro a luci rosse con una particolarità…

(STR/AFP/Getty Images)
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La polizia ha messo fine ad un giro di prostituzione a Pordenone, arrestando il responsabile dell’attività illecita. L’aguzziono sottoponeva a maltrattamenti quattro donne costrette a sottostare alle sue angherie e ad offrire il proprio corpo in cambio di soldi perché in difficoltà economica. La particolarità è che si trattava di quattro cinquantenni del posto, tutte italiane. Le indagini sono nate dopo che la Squadra Mobile aveva notato qualcosa dietro all’aggressione subita a maggio 2015 da una di loro all’interno della sua casa nella città friulana. Scavando più a fondo è emerso quello che di fatto era un vero e proprio sfruttamento della prostituzione, capeggiato da un agricoltore di Sacile, tale Renato Nadal. La persona è stata raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare nonché dall’obbligo di dimora e dal divieto di allontanarsi dal proprio domicilio nelle ore notturne.

Tra i capi di accusa dai quali l’uomo è stato colpito figurano ovviamente anche induzione e sfruttamento della prostituzione. Nadal è stato pedinato ed intercettato in segreto dalle forze dell’ordine, scoprendo che aveva messo a disposizione a Sacile un appartamento per consentire gli incontri illeciti. Ed i clienti arrivavano da diverse zone del Nord-Est, in particolare da Treviso oltre che dalla stessa Pordenone. Gli incontri con la clientela avevano luogo anche in locali notturni ed in cinema per soli adulti. Si è proceduto pure al sequestro di diversa oggettistica da sexy shop e gli agenti hanno stimato che dalle prestazioni sessuali offerte si otteneva un ricavo compreso fra i 200 ed i 300 euro l’una. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio dell’imputato, che fornirà ulteriori informazioni sulle indagini in corso.

S.L.