
Danilo, il portiere della Chapecoense, era inizialmente uno dei sette sopravvissuti del disastro aereo che, stando al bollettino definitivo, ha portato via 75 vite e del quale vi abbiamo parlato. Ma il destino crudele ha voluto che il 31enne giocatore sia morto pochi minuti dopo aver parlato con la moglie da un letto d’ospedale a Medellin, in Colombia. In una immagine struggente della coppia pubblicata appena quattro settimane si vede Danilo chiamare la sua compagna “il mio amore”. I giocatori che non hanno preso parte al viaggio sono stati visti in foto pieni di disperazione per le 75 persone che sono morte sul volo LMI2933. Hanno visto gli ultimi selfie e filmati dei loro amici mentre viaggiavano verso la finale di Copa Sudamericana, la seconda competizione calcistica più importante del Sud America. Una foto è stata postata su Twitter con la didascalia: “Desolazione totale nello spogliatoio della Chapecoense. I giocatori che non hanno affrontato il viaggio sono devastati. Che f ** giorno”. L’aereo è sceso vicino alla città di La Ceja in una zona remota della Colombia. Una folla si è riunita oggi a Chapeco, città di residenza del club, con i tifosi che si sono uniti per affrontare la grande perdita. Settantasei persone sono rimaste uccise in quello che è il disastro aereo più letale al mondo quest’anno. Le autorità hanno lottato per salvare sei sopravvissuti dal luogo dello schianto vicino a La Ceja, ma Danilo che era tra questi è poi morto in ospedale.
Le condizioni degli altri sopravvissuti
La polizia ha confermato lo scioccante bilancio delle vittime dopo ore di rapporti differenti per i quali c’erano stati decine di sopravvissuti sul volo, che era piena di giocatori e collaboratori tecnici della Chapecoense. Le condizioni meteorologiche insidiose hanno pesantemente ostacolato le operazioni di soccorso e le ambulanze hanno lottato per raggiungere il luogo dell’incidente. Alan Ruschel, un difensore in prestito alla Chapecoense dall’Internacional di Porto Alegre, è stato il primo giocatore ad essere indicato tra i sopravvissuti. L’atleta è stato portato in ospedale con lesioni gravi, con i servizi di emergenza locali rinforzati per favorire l’afflusso dei pazienti. Un video che mostra lo stesso Ruschel su Snapchat con il compagno di squadra ed amico Danilo è stato pubblicato online poco prima dello schianto. Confermando il suo salvataggio, la sorella di Ruchel, Alissen ha scritto su Twitter: “Dio è grande e si assicurerà che voi restiate forti. Tu sei un soldato…”. Il giocatore Jakson Follmann, il giornalista Rafael Hansel, l’assistente di volo Ximena Suarez ed il tecnico Erwin Timiri sono stati indicati tra gli altri sopravvissuti. C’erano 72 passeggeri e nove membri dell’equipaggio sul volo LMI2933. La squadra brasiliana della Chapecoense militava in prima divisione ed era stata descritta dall’allenatore Caio Júnior come il “Leicester del Brasile”. Si trovava in viaggio per giocare la finale della Copa Sudamericana in Colombia, e sarebbe stato uno dei picchi più alti della storia calcistica di questa società, se non il più alto.
Le parole del club
Il club ha rilasciato una dichiarazione poco dopo la tragedia, affermando: “Che Dio accompagni i nostri atleti, funzionari, giornalisti ed altri ospiti che viaggiavano con la nostra delegazione”. Tra le vittime c’è Paulo Julio Clemente, un presentatore di Fox Sports Brazil, tra i 21 giornalisti morti nel disastro. Le ambulanze hanno trasportato i sopravvissuti in ospedale soltanto dopo 30 minuti, ed i soccorritori hanno dovuto portare in barella i sopravvissuti, a piedi ed attraversando una fitta nebbia. Caricati su dei camion, i degenti hanno percorso sull’automezzo altri 700 metri per arrivare alle ambulanze. Alcuni degli autoarticolati sono rimasti impantanati nel fango rendendo il salvataggio nervoso ed ancora più difficile. L’ipotermia è stata un’altra preoccupazione per i soccorritori che erano accorsi per salvare i sopravvissuti nel gelo dei 5° ed anche meno di temperatura. L’aereo, un British Aerospace 146 costruito nel Regno Unito, si è schiantato alle 22:15 circa ora locale a Cerro Gordo. La stessa compagnia aerea aveva portato la Nazionale dell’Argentina con Lionel Messi a bordo per la sua ultima partita in Brasile due settimane fa. Ci si trovava in viaggio per l’aeroporto internazionale “Jose Maria Cordova”di Rionegro, il secondo scalo più grande in Colombia.
Le dinamiche dell’incidente
Una dichiarazione rilasciata dalla struttura afferma che dall’aereo era giunta una segnalazione di emergenza riguardo a dei guasti elettrici dopo aver lasciato la Bolivia, anche se la reale causa dello schianto è ancora da stabilire. Il pilota è stato comunque un eroe perché ha chiuso la porta del combustibile appena l’aereo è precipitato, per evitare che andasse in fiamme. Tuttavia, un assistente di volo ha presumibilmente indicato l’aereo come a corto di carburante, il che fornisce un’altra pista per gli investigatori. Il velivolo aveva iniziato il suo viaggio a San Paolo, in Brasile, alle 15:35 ora locale, facendo una sosta a Santa Cruz de le Sierra, in Bolivia, prima di dirigersi verso la Colombia. Il sindaco di Medellin, Federico Gutierrez, ha descritto l’incidente come “una tragedia di proporzioni enormi”. La Chapecoense si trovava a soli cinque minuti dalla sua destinazione quando l’aereo si è schiantato. La radio locale ha svelato che la squadra sarebbe dovuta rimanere nell’Hotel a 4 stelle “San Fernando”, un elegante albergo vicino al giardino botanico di Medellin. La CONMEBOL, la Federazione calcistica sudamericana, ha annunciato di aver sospeso il torneo.
S.L.