
Tre marinai sono morti e un altro è rimasto intossicato durante i lavori di manutenzione di una cisterna del traghetto Sansovino, di proprietà della Siremar, attraccato al porto di Messina, sul molo San Raineri. Una delle vittime è deceduta sul posto, mentre altri due marinai, rimasti gravemente coinvolti nell’incendio e ustionati sono deceduti all’ospedale Papardo e al Policlinico. Tra le vittime c’è un secondo ufficiale ventisettenne, originario di Lipari, mentre poche informazioni si hanno sugli altri coinvolti nella tragedia avvenuta nel primo pomeriggio di oggi.
In base a quanto finora ricostruito, ma per avere un quadro completo dell’accaduto bisognerà attendere, i marinai stavano effettuando una saldatura all’interno della cisterna, dalla quale si è scatenato un principio d’incendio che ha sprigionato fumi tossici. Tre marittimi sono stati ntossicati in modo più lieve e ricoverati in osservazione, dopo essere stati trasportati coi mezzi del 118. Le indagini sull’incidente sono affidate alla Capitaneria di Porto di Messina, intanto la procura della città sullo Stretto ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci. Nelle prossime ore dovrebbero esserci sviluppi sulla vicenda.
Immediato intanto è arrivato il cordoglio del ministro Giuliano Poletti, che ha spiegato: “Sono profondamente rattristato per questa tragedia che rappresenta un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l’impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attività più rischiose. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla”. Il gruppo Caronte&Tourist, la compagnia proprietaria della nave Sansovino, ha fatto sapere che avvierà un’inchiesta interna per stabilire le responsabilità.
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GM