
Una donna, Liberata Gallace, casalinga di 51 anni, è stata arrestata dai Carabinieri con un’accusa gravissima. Infatti la signora non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale con il suo compagno. l’operaio Giuseppe Damiano Cricrì. La Gallace avrebbe così deciso di fargliela pagare in modo atroce. Stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma, la donna avrebbe attirato l’uomo in una zona di campagna isolata di Acquaro (Vibo Valentia) con la scusa di volere un ultimo colloquio chiarificatore. A quel punto poi avrebbe colpito ripetutamente l’ex con un corpo contundente fino a provocarne la morte. Insieme a Liberata Gallace sono stati arrestati anche il figlio di 28 anni Alfonsino Ciancio e l’amante Fiore D’Elia. I due infatti l’avrebbero aiutata a disfarsi del corpo della vittima e per questo motivo insieme alla donna sono accusati di distruzione di cadavere. I tre avrebbero tentato di disfarsi dell’uomo appena ucciso cospargendolo di benzina e dandogli fuoco. Il fatto era avvenuto nell’ottobre 2013 e solo ora sono arrivate le conclusioni delle indagini e le pesantissime accuse nei confronti della donna e dei suoi complici.
F.B.
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