Papà ucciso dall’Isis, la bimba di 6 anni non è sola

La piccola Elena (Facebook)
La piccola Eleonora (Facebook)

Marco Tondat, imprenditore di Cordovado, il 1 luglio in un ristorante di Dacca in Bangladesh era stato assassinato insieme ad altri 8 italiani dai terroristi dell’Isis. Marco ha lasciato nel loro paesino alla periferia di Treviso la moglie e la figlia, la piccola Eleonora di soli 6 anni. Fa piacere sapere che per la bimba lo Stato abbia agito con celerità. Infatti è notizia di oggi che il ministero dell’Interno, attraverso il prefetto Laura Lega, ha accolto le richieste inoltrate dagli avvocati Luigi Maschio e Roberta Masut. Si tratta dei legali che assistono la piccola Eleonora e la madre Vania. Per aiutare la bimba sono state applicate le leggi che tutelano i familiari delle vittime del terrorismo. E’ così arrivato il risarcimento del Ministero dell’Interno, nonostante la Procura di Roma non abbia ancora concluso le indagini sulla strage di Dacca. Quale unica erede (Vania e Marco non si erano sposati) la bambina ha ottenuto una provvisionale di diverse decine di migliaia di euro, ma le è stato riconosciuto anche un vitalizio di alcune centinaia di euro, con futuri privilegi per accedere al mondo del lavoro, agli studi e ad altri servizi. Un atto dovuto, ma non scontato in un Paese dove non sempre le cose vanno come devono andare. Tantissimi i messaggi rivolti alla piccola Eleonora sul profilo Facebook del papà: “Porta sempre con te questo sorriso….porta con te la gioia che aveva il tuo papà di vivere!piccola ricordati che il tuo papà era un grande perché faceva sorridere tutti…anche chi non conosceva!” E poi ancora: “Piccolina il tuo papà ti ha lasciato una grande eredità ..il suo sorriso, la sua voglia di vivere e la sua intraprendenza…falle tue e portale sempre con te così chi ti starà vicino vedrà sempre un po’ di lui….Marco proteggi sempre da lassù”.

F.B.