
“Il pensiero del Natale mi terrorizza”. A parlare è un papà col cuore spezzato dopo la perdita di due figli in un incidente causato da un camionista trentenne, Tomasz Kroker, distratto dal telefonino mentre guidava. Douglas Houghton ha visto andarsene il piccolo Josh, 11 anni, suo fratello Ethan, 13, l’ex moglie Tracy, 45, e la figlia del compagno di quest’ultima, Aimee Goldsmith, 11, dopo un drammatico scontro avvenuto lo scorso agosto sulla A34 nei pressi di Newbury.
Lo scorso ottobre Kroker, residente nell’Hampshire, è stato condannato a dieci anni di carcere per l’incidente da lui provocato, ma la pena non è bastata a “consolare”, se così si può dire, il sig. Houghton. “Mio figlio maggiore avrebbe compiuto 14 anni il 23 dicembre: il Natale non sarà mai più lo stesso”, ha dichiarato ai colleghi di Sky. “Vorrei che questo mese non ci fosse proprio”. Il pensiero va ancora ai dolorosi momenti vissuti in tribunale, a partire dalla visione del filmato in cui si vede Kroker che cambia la musica sul suo telefonino prima del tragico schianto. Pare che il camionista, a sua volta diventato padre cinque mesi prima dell’incidente, si sia distratto al punto di perdere di vista la strada che stava percorrendo per quasi un chilometro. Secondo il giudice che ha firmato la sentenza, Maura McGowan, il livello di attenzione era così basso che “avrebbe ben potuto tenere gli occhi chiusi”. Secondo Houghton, la pena inflittagli “non è sufficiente”, e la giustizia dovrebbe prevedere sanzioni più severe. Il punto è che la pena massima per chi provoca la morte per guida pericolosa o imprudente sotto l’effetto di alcol o droga è di quattordici anni. Ma proprio a seguito di questo caso la normativa in vigore Oltremanica potrebbe subire un giro di vite, onde scongiurare il ripetersi di tragedie del genere.


EDS