Italia, numeri sconvolgenti sulle famiglie povere

Un italiano chiede l'elemosina (Archivio)
Un italiano chiede l’elemosina (Archivio)

Gli ultimi dati Istat pubblicati poche ore fa ci restituiscono un quadro di noi italiani davvero inquietante e molto preoccupante per il futuro. Infatti nel nostro Paese aumentano le disuguaglianze in maniera più che sensibile. Rispetto al 2009 i ricchi guadagnano 5 volte di più, mentre i poveri sono arrivati ad essere 17,5 milioni di persone. Tra loro (in pratica 1 italiano su 4) c’è chi vive sotto la soglia minima di reddito, chi lavora solo pochi giorni all’anno e chi si trova a dover scegliere quali spese essenziali fare in un mese e quali invece rimandare al mese successivo. Rimane stabile, ma non per questo meno preoccupante, la percentuale (11,5%) di chi vive in condizioni di “grave deprivazione materiale”, ovvero famiglie che manifestano problematiche che vanno dagli arretrati nei pagamenti delle bollette all’impossibilità di riscaldare casa o acquistare beni di primissima necessità. Il dato davvero inquietante emerge dal confronto tra chi ha sempre di più e chi sempre di meno. Infatti l’Italia presenta un divario tra ricchi e poveri che è più ampio rispetto alla forbice della media Ue. E come sempre a soffrire maggiormente di questa situazione è il Sud. Qui il fenomeno dell’esclusione sociale coinvolge il 46,4% dei residenti, in pratica un cittadino su due. Un altro dato molto significativo è quello di chi sceglie di partire per provare a trovare lavoro altrove, soprattutto all’estero. Il numero degli emigranti ha superato le centomila unità (+15% sul 2014), con meta preferita il Regno Unito (prima della Brexit ovviamente). Ultimo desolante dato: il rischio di povertà aumenta con l’aumentare dei figli a carico. Ecco perché in Italia si fanno sempre meno figli.

F.B.

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