La piazza urla: “E’ Renzi che deve restare senza casa”

Una recente manifestazione contro Renzi (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Una recente manifestazione contro Renzi (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Una cinquantina di aderenti ai movimenti romani per il diritto ad abitare sono stati fermati dalla polizia di Stato dopo aver inscenato una manifestazione non autorizzata in piazza Venezia. Per loro è scattata la denuncia per omesso preavviso, occupazione della pubblica via, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. La protesta, clamorosa, a pochi giorni dal referendum costituzionale e dai fatti di San Basilio: i contestatori sostengono di aver voluto dare un segnale nel giorno dell’Immacolata, che segna l’inizio delle festività natalizie, “che feste non saranno per molti che non sanno neanche dove viverle”.

L’occupazione in un luogo simbolo, tra Campidoglio e Palazzo Chigi, proprio dove il sindaco Virginia Raggi ha acceso l’albero di Natale, nel pomeriggio di ieri. I movimenti ce l’hanno col governo Renzi e le sue politiche abitative, ma  non risparmiano neanche critiche alla Raggi e al Movimento 5 Stelle, “che da noi hanno preso voti, ma che stanno sostanzialmente perpretando le politiche a favore della speculazione e della non risoluzione di un problema storico per la Capitale. Non ci sposteremo da Piazza Venezia fino a quando il Comune di Roma, la Regione Lazio e la prefettura non incontreranno congiuntamente i movimenti per il diritto all’abitare. Non vogliamo più parlare con la Polizia!”.

Prosegue la nota dei movimenti romani: “Come è accaduto immediatamente dopo il risultato elettorale che sanciva la sconfitta del “Partito Di Renzi” (PDR), dove in molti si sono mobilitati per spingere il premier ad andarsene, noi torniamo in una piazza ad alto valore simbolico per dare vita al nostro Natale precario. Il movimento per il diritto all’abitare chiama tutte e tutti a muoversi per non lasciare ancora famiglie e giovani precari o disoccupati o sottopagati, italiani e non, soli/e a fare conti che non tornano, a subire sfratti, sgomberi o pignoramenti. Il 27 novembre abbiamo detto che la piazza è del popolo. Mai come in questo momento deve essere così. Se non è bastato il voto a cacciarlo via, sarà la mobilitazione a popolare a farlo”.

I movimenti per il diritto all’abitare concludono: “Lo deve comprendere anche l’amministrazione Raggi che ancora non ha dato quei segni di discontinuità necessari a Roma. Il no alle politiche renziane non può essere espresso solo nell’urna o con ordini del giorno a favore del No, aspettiamo che il governo della città si volti a guardare le emergenze sociali e le affronti con la necessaria autorevolezza”.

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GM