
Si sono concluse le consultazioni del Presidente della Repubblica, ma non si è conclusa la crisi di governo per ora né tantomeno la confusione che regna sovrana in queste ore. A quanto pare le tanto agognate elezioni immediate non ci saranno. Infatti oggi a sorpresa si sono espressi in questo senso anche Berlusconi e i 5 Stelle. Il Cavaliere ha detto: “Forza Italia non dà la disponibilità a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile” e finalizzato esclusivamente alla modifica della legge elettorale. Quindi che resti Renzi o un altro presidente indicato dal Pd poco cambia per Berlusconi. I 5 Stelle invece sono stati ancora più espliciti: “Renzi, tutto il suo governo, e il Pd hanno fallito. Non è una nostra asserzione, ma un’affermazione certificata dal voto. Qualunque nuovo governo calato dall’alto non avrebbe legittimazione popolare e se in continuità con quello precedente imporrebbe le stesse ricette economiche di lacrime e sangue. Il governo dimissionario sia strumento del Parlamento e della Consulta, e subito dopo le elezioni”.
Il PD resta l’unico a volere un nuovo governo di larghe intese, mentre Alfano rilancia così l’ipotesi di un Renzi bis: “Siamo disponibili a governo con responsabilità comune di tutte le forze volenterose che avranno il senso di appartenenza comune e che li porti a partecipare a un governo che si trovi ad affrontare alcune emergenze. Qualora ci fosse un diniego da parte degli altri potenziali partecipanti non avremmo nulla in contrario anzi, avremmo molto di favorevole, ad una prosecuzione di Matteo Renzi. Siamo per un esecutivo vero che affronti una serie di emergenze. Il governo non è uno yogurt, non nasce con una scadenza. Nasce per realizzare un programma e noi speriamo che sia serio”.
F.B.
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