
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, protagonista di numerose polemiche durante la campagna elettorale referendaria, in un’intervista all’emittente locale Lira Tv ha gettato tutte le responsabilità addosso all’ex premier Matteo Renzi. Ecco le sue parole riferite in particolare alla moglie di Renzi, proprio nel giorno in cui la signora viene aspramente criticata per aver indossato il giorno delle elezioni un maglione da 730 euro: “Era lì per testimoniare la sua vicinanza al marito con una semplicità e sobrietà che mi hanno colpito e credo meriti un apprezzamento. È meglio del marito, lo posso dire senza che Renzi se la prenda. Il sentimento anti Renzi ha pesato visti alcuni suoi atteggiamenti di esuberanza giovanile che avrà modo di correggere”. In realtà la storia tra l’ex premier e il governatore campano pare sia tesissima. I soliti ben informati riferiscono di un Renzi furioso con De Luca per l’esito del referendum in Campania dove il No ha vinto con percentuali bulgare.
De Luca a parte il riferimento alla moglie Agnese non è entrato nel merito della questione preferendo poi attaccare il Movimento 5 Stelle: “Grillo ci ha comunicato che il M5S si appresta a elaborare un programma di governo. Finalmente sapremo che diavolo hanno in testa. Ci offriranno un motivo di consolazione sperando che non facciano un bis di Roma dove siamo ancora in attesa degli assessori. Grillo pensa che il lavoro lo faranno sempre più i robot e noi ci dedicheremo ai rapporti umani, alle relazioni personali e al tempo libero. Per me è una bella prospettiva ma dal punto di vista poetico estetico. Una legge del genere potremmo chiamarla ‘Tutti a Malindi. Sarò complicato tradurre quest’idea di decrescita felice in cose reali con la montagna debiti che ha l’Italia”.
F.B.
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