
Un’anziana di 75 anni, Patricia Fowler, è deceduta dopo essere stata lasciata in un reparto per tre giorni senza consulenza medica. La donna aveva subito la frattura di un braccio, ma allo Blackpool Victoria Hospital, Lancashire, non le è stato assegnato alcun medico, perché era stata scambiata da un amministrativo per un’altra paziente e ricoverata in cardiologia, anche dopo che il figlio ha sollevato preoccupazioni sulla sua salute. Finalmente, dopo tre giorni l’anziana è stata visitata ma aveva contratto polmonite e sepsi, quindi è sopraggiunta la morte. Il caso ha spinto a un’indagine interna ed un’inchiesta l’ospedale, che ha ammesso la responsabilità, ma la famiglia della signora Fowler vuole di più.
Il figlio dell’anziana, Scott Fowler, ha detto: “Molto semplicemente, la mia mamma è morta perché è andata in quell’ospedale. Sappiamo tutti che ad un certo punto perderemo i nostri genitori, ma ci aspettavamo mia madre restasse con noi ancora per qualche anno. Non si muore per un braccio rotto”. Il figlio insiste e spiega che sarebbe bastato che anche solo un’infermiera appurasse le condizioni di Patricia Fowler. L’anziana, madre di quattro figli e nonna di cinque nipoti, è stata ricoverata in ospedale il 4 gennaio dove è giunta con un braccio rotto. Dimessa il 6 gennaio, è ritornata il nove con i livelli del sodio bassi e un forte mal di schiena.
Portata in cardiologia il dieci mattina, Patricia Fowler è stata visitata in ortopedia il 12, ma solo il giorno dopo è stata trasferita di reparto. I tempi sono stati però troppo lunghi, così il 15 la donna è deceduta. Prima del decesso della madre, il figlio era andato alla reception, spiegando che l’anziana si era aggravata, ma gli è stato detto che non era nulla di preoccupante “e che sarebbe stata sentita meglio dopo una notte di riposo”. Sulle cause del decesso c’è ora un rimpallo di responsabilità con il medico legale, Angela Russell, che sottolinea come la situazione dell’anziana sia stata trascurata all’arrivo in ospedale.
In particolare, sarebbe uno scambio di pazienti a essere ritenuto la causa principale di quanto avvenuto, mentre per un altro membro del personale ospedaliero, Matthew Bowker, se presa per tempo si poteva addirittura evitare che Patricia Fowler finisse in terapia intensiva, dove ha trascorso le ultime ore di agonia. L’amministratore delegato della struttura ospedaliera, Wendy Swift, ha scritto alla famiglia della signora Fowler per scusarsi per l’incidente. Inoltre, in una dichiarazione rilasciata subito dopo il decesso ha ammesse negligenze e responsabilità dell’ospedale, promettendo un’indagine interna seria e porgendo le sentite condoglianze alla famiglia.
GM