
Un increscioso episodio che si ripete e che poteva avere conseguenze più gravi: una bambina di quasi 3 anni è riuscita a far perdere le proprie tracce, fuggendo dall’asilo Armando Diaz di Bari, nel quartiere Carbonara, utilizzando una delle porte antincendio. Fortunatamente è stata ritrovata solo dopo dieci minuti in una stradina distante circa mezzo chilometro. Lo ha spiegato la preside dell’istituto comprensivo Manzoni Lucarelli, Laura Raimondi, che si è messa in contatto con la famiglia della bimba: “È rientrata e ha giocato con gli altri bambini come se nulla fosse successo”, ha spiegato.
La bambina, una volta uscita dalla scuola, si sia ritrovata tra i vicoli della zona storica del quartiere barese, quindi ha percorso via Vittorio Veneto, una delle arterie maggiormente trafficate della zona, per poi essere intercettata fortunatamente dai nonni di una sua compagna di scuola. “Ci siamo davvero allarmati” – hanno raccontato i due – “e l’abbiamo subito coperta con la felpa della nostra nipotina”. Ora è partita una raccolta firme da parte delle altre mamme che per la giornata di domani, come forme di protesta, lasceranno a casa i propri figli.
Ma il dirigente scolastico si difende e lamenta carenze di organico nella struttura: “Abbiamo in tutto 11 collaboratori e quattro sono attualmente operativi nell’asilo Armando Diaz. Se qualcuno si ammala è una tragedia, perché per la legge sulla ‘Buona scuola’ dobbiamo attendere sette giorni prima di nominare un supplente. È difficile stare dietro a tutti i bambini, anche se in passato non si è mai verificato un episodio del genere”.
Almeno due i precedenti: a febbraio, un bambino di venti mesi che si trovava in un asilo nido comunale, a Brindisi, si è allontanato dalla porta d’ingresso della struttura, facendo anche un tratto di strada fuori dall’edificio. A luglio, a Padova, un uomo si è visto passare davanti un bimbo, in sella al suo triciclo, in un momento della giornata in cui questi avrebbe dovuto essere all’asilo.
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GM