Un passato da pittore, si offre come dentista: “E’ un baratto”

(Peter Macdiarmid/Getty Images)
(Peter Macdiarmid/Getty Images)

“Lavoro da quando avevo 15 anni e non voglio la carità, ma ora ho bisogno di aiuto”, inizia così il racconto di un pittore-restauratore, che in passato ha lavorato nella ristrutturazione di ville venete fra Venezia e Asolo. L’uomo, 47 anni, è vittima delle cartelle esattoriali di Equitalia e ha tre figli tra i sei e i sedici anni che “hanno visto il mare solo qualche volta, il più piccolo mai. I soldi per la benzina sono un lusso”. Per fortuna, l’uomo ha ancora il padre 90enne che “mi dà una mano a pagare le bollette o la gita scolastica”. Per questa ragione ha lanciato un appello social: “Cerco un dentista che possa accettare un’operazione di scambio bilaterale (baratto) per curare i miei figli”.

L’uomo ci ha tenuto a precisare al ‘Gazzettino’: “Non voglio vestiti firmati, auto o telefonini. Voglio solo che i miei figli possano andare dal dentista anche se  non ho nemmeno i soldi per mandarli in palestra”. In queste stesse ore, sempre in Veneto, emerge la vicenda di un’avvenente 40enne, originaria della Romania, “costretta a prostituirmi per pagare i 50mila euro di debiti che avevo con Equitalia”.  Chiamata a deporre in un processo in cui è parte lesa, la donna ha spiegato: “Sono sposata e ho due figli e per un lungo periodo ho avuto una mia attività. Davo lavoro anche a due persone. Facevo l’interprete e spesso lavoravo per la Procura, il Tribunale ma anche per finanza e polizia. Ho tradotto anche per alcuni avvocati e per alcune aziende. Poi le cose sono andate male e ho accumulato debiti per oltre 50mila euro con Equitalia”.

TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO

GM