
Un’avvenente 40enne, originaria della Romania, ha fatto ieri nel corso del processo nel quale risulta vittima di estorsione e lesioni delle rivelazioni spiegando come mai si è trovata coinvolta nel ricatto: “Costretta a prostituirmi per pagare i 50mila euro di debiti che avevo con Equitalia”. Nella sua deposizione, la donna ha spiegato: “Sono sposata e ho due figli e per un lungo periodo ho avuto una mia attività. Davo lavoro anche a due persone. Facevo l’interprete e spesso lavoravo per la Procura, il Tribunale ma anche per finanza e polizia. Ho tradotto anche per alcuni avvocati e per alcune aziende. Poi le cose sono andate male e ho accumulato debiti per oltre 50mila euro con Equitalia”.
“Non me la sono sentita di confessare il fallimento a mio marito. E così ho iniziato a prostituirmi”, ha concluso la donna, riuscendo a stento a trattenere le lacrime. In tanti si ritengono vittime di Equitalia e poco più di un anno fa era balzata agli onori della cronaca la vicenda di Mauro Merlino, autore di un filmato messo in rete “per parlare della situazione che oggi si trovano a vivere milioni di italiani, strangolati dalla disoccupazione e dalle tasse”, che era stato denunciato per diffamazione dall’ex n.1 dell’agenzia di riscosssione dei tributi, Attilio Befera.
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GM