
Ha cercato con tutta se stessa nella realtà virtuale quell’amore che non aveva mai trovato nel mondo reale. Anche quella ricerca, però, si è rivelata vana. Così, per porre fine alle sue pene, ha deciso di porre fine alla sua vita con un gesto drastico quanto tragico. Joanne Birt, infermiera di 39 anni, si è impiccata in casa. Poche ore prima aveva postato un messaggio choc sul suo profilo Facebook: l’immagine di una persona impiccata, accompagnata dal suo commento: “Per favore, non abbiate pietà di me”. Poi si è suicidata.
Secondo quanto riportano i colleghi del Mirror, quel disperato messaggio potrebbe essere stata la sua ultima, segreta richiesta d’aiuto. Una richiesta evidentemente vana: nessuno, infatti, ha letto quell’SOS in tempo utile. A poche ore di distanza, infatti, la giovane infermiera è stata trovata impiccata in cucina dalla sua coinquilina. Solo dopo la tragedia si è appreso che la donna soffriva di un disturbo bipolare manifestatosi dopo la morte della madre. A seguito del trauma di quella perdita, infatti, Joanne ha cominciato a cercare uomini su diversi siti di incontri online. Così sperava di colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di uno dei suoi affetti più cari. Alcuni anni fa aveva addirittura preso un volo per l’Italia, per trascorrere il Natale con un uomo conosciuto pochi giorni prima sul Web. Non che questa sfortunata donna fosse sola: poteva contare sulla vicinanza di amici e colleghi che in tutti i modi hanno cercato di aiutarla a superare il trauma. Inoltre, negli ultimi tempi era anche seguita da uno specialista. Nulla di tutto ciò, però, le è bastato per superare il senso di vuoto e di dolore da cui si sentiva soffocata.
EDS