Quest’uomo è morto? Si indaga negli obitori italiani

Zio Peppuccio (Websource/archivio)

In questa notizia c’è una storia privata e una pubblica che riguarda tutti gli italiani. C’è la storia di Zio Peppuccio, al secolo Giuseppe Ruggiero di Frosinone, e quella di tanti morti che si trovano negli obitori italiani. L’uomo, 84enne, scomparve nel 2011 a Coreno Ausonio e da allora nessuno ebbe più sue notizie. Adesso i famigliari, che non hanno perso la speranza di sapere che fine abbia fatto e, in caso di morte, di dargli degna sepoltura, hanno deciso di sottoporsi al test del dna per confrontare il loro codice genetico con quello dei 1.300 cadaveri che si trovano tuttora negli obitori italiani e che nessuno ha mai riconosciuto né identificato. Un numero impressionante di persone che per svariati motivi nessuno può ancora piangere. Tonino Ruggiero, il figlio di Zio Pepppuccio ha detto: “E’ un atto di civiltà:  vogliamo una tomba sulla quale piangere”.

F.B.