
“Era il mio migliore amico”. Sono le parole di una mamma col cuore spezzato, ma desiderosa di rendere omaggio al figlioletto, di soli 5 anni, morto dopo essere stato massacrato di botte da un uomo in un parco di Londra. La vittima si chiamava Alex Malcolm, e la donna non si rassegna a questa dolorosissima perdita. “Sono a pezzi, mi manca da morire – ha dichiarato Liliya Breha, 29 anni, ai colleghi del Sun – . Faccio davvero fatica ad accettare tutto questo, perché non è giusto che mi sia stato tolto”.
Purtroppo, le ferite che il piccolo ha riportato alla testa mentre giocava a Mountsfield Park, nel distretto di Catford, a sud-est di Londra, erano così gravi che non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata circa un mese fa: il piccolo è stato subito trasferito in ospedale, ma è morto il giorno successivo in terapia intensiva. Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno individuato il presunto responsabile dell’aggressione, un uomo di 38 anni che avrebbe fatto deliberatamente ricorso alla violenza fisica nei confronti del malcapitato. La signora Breha, che vive a Bromley, nello stesso quadrante della capitale inglese, ricorda che Alex “aveva tantissimi amici… tutti lo conoscevano. Dava a tutti i suoi giocattoli e le sue caramelle…. Era veramente dolce e gentile. Si prendeva cura di me, mi faceva i complimenti e mi diceva sempre grazie”. “Era troppo bello – aggiunge – la gente spesso lo scambiava per una bambina”. Il processo a carico di Marvyn Iheanacho, di Hounslow (Londra Ovest), riprenderà il prossimo marzo presso la Woolwich Crown Court.

EDS