
Non vi sono più dubbi che il corpo all’interno di un’auto data alle fiamme e risultata poi noleggiata, trovato a Rio de Janeiro, sia dell’ambasciatore greco, Kyriakos Amiridis. Il diplomatico era partito per il Brasile per le tradizionali celebrazioni del Capodanno sulla spiaggia di Copacabana. L’ultimo avvistamento era avvenuto proprio nella città di Nova Iguacu, nella periferia di Rio. Il ministero degli Esteri di Atene ne aveva confermato la scomparsa: “Il ministero e l’ambasciata greca a Brasilia stanno monitorando il caso da vicino e, in stretta collaborazione con le autorità brasiliane, procederanno con tutte le azioni necessarie”.
Emerge ora una torbida storia di tradimenti che scioglierebbe i dubbi sul giallo della morte di Amiridis: a ucciderlo sarebbe infatti stato il poliziotto militare Sergio Gomes Moreira Filho, presunto amante della moglie del diplomatico ucciso. Lo riportano le cronache locali, spiegando che l’assassino avrebbe già confessato l’atto compiuto. Sin da subito la principale pista battuta era stata quella del delitto passionale. Il poliziotto infatti era stato fermato insieme con la moglie del diplomatico, e secondo la polizia i due sarebbero amanti.
Nella confessione, il presunto assassino avrebbe sostenuto di aver ucciso l’ambasciatore greco con un colpo di pistola al termine di una violenta lite all’interno dell’abitazione, cercando poi di cancellare le tracce. Amiridis, 59 anni, doveva rientrare in patria il 9 gennaio. Era in carica in Brasile dal 2016, mentre dal 2001 al 2004 era stato console generale proprio a Rio e in precedenza era stato ambasciatore anche in Libia. Sposato e con una figlia, per ora il suo caso è avvolto in un fitto mistero.
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GM