Parla la donna più grassa di Gran Bretagna: “Io salvata dall’amore”

(Websource/thesun.co.uk)

Il modo più efficace per ferire una donna è dirle di essere grassa. E lo dice Sharon Hill, la quale detiene il poco invidiabile record di essere per l’appunto la donna più grassa del Regno Unito. “Eppure è un dato di fatto, non dovrebbe essere un insulto. Sei grasso o magro esattamente come ti ritrovi ad essere alto o basso. Ma la gente vede questo aspetto come profondamente denigratorio. Mi hanno detto di tutto: ‘balena’, ‘ributtatela a mare’…qualcuno mi ha chiesto anche se desiderassi morire. Qualche giorno fa in stazione una donna mi ha urlato contro con fare scherzoso una cosa del tipo ‘grassona’, che però a me non è sembrato affatto divertente. La gente pensa comunque che dopo cose come questa io mi chiuda in casa a guardarmi allo specchio per compatire me stessa”. Ma se si potesse misurare l’infelicità, la 36enne Sharon sarebbe fuori scala: “Il mio nome dovrebbe trovarsi nel Guinness dei Primat”, afferma lei con una punta di autoironia. Due anni fa l’emittente tv ‘Channel 4’ realizzò un documentario sulle persone più grasse della Gran Bretagna in cui vennero mostrate delle belle foto di questa ragazza che sorrideva accanto a suo marito Andrew davanti ad una torta. Poi la donna era finita in cura ad uno psichiatra quando la sua cucina era stata del tutto svuotata da quantitativi industriali di cioccolato; lei affermava di ingrassare sempre di più pur riconoscendo di dover dimagrire a causa dei pericolosi livelli di grasso che si stavano accumulando attorno al fegato. Finalmente Sharon stava riuscendo a perdere peso, come mostrato dalla conclusione del documentario, e questo grazie anche ad un intervento chirurgico che aveva ridotto le dimensioni del suo stomaco con l’applicazione di un manicotto gastrico.

Questo è vivere?

Ed oggi Sharon è decisamente più magra, come si può evincere da un nuovo documentario di ‘Channel 4’. Grazie all’impianto di un bypass gastrico i problemi della donna col cibo sono ormai definitivamente risolti e la sua vita è risultata veramente trasformata. Dopo alcuni mesi la nostra amica indossa abiti di taglia inferiore e per la prima volta le si può ammirare il collo e lei esce finalmente di casa con orgoglio, anche se può percorrere soltanto brevi distanze utilizzando un bastone o viaggiando con un mezzo per la mobilità. Solo il tempo potrà dirci quali sono i danni permanenti che il suo ancora giovane corpo ha subito da tutto questo: “Ho una pesantissima sciatica – rivela Sharon – le mie articolazioni non sono buone ma non so se tutto questo sia irreversibile perché sono sempre stata troppo grassa per sottopormi a degli esami. Comunque sto cominciando a sentirmi più simile a quella che sarei dovuta essere. Quando mi vedevo allo specchio provavo vergogna e disgusto, e mi sentivo sempre intorpidita. Provavo costante difficoltà anche solo nel muovermi”. Sul cibo: “Mangiavo spesso tanta cioccolata senza riuscire mai a sentirmi piena. Non sono mai riuscita ad avvertire la sazietà. Ogni volta mangiavo fino quasi a smettere di respirare però”, e nei giorni peggiori Sharon aveva assunto migliaia e migliaia di calorie”. Descrive il suo sovradosaggio cronico come la peggiore dipendenza possibile, quasi impossibile da interrompere. “Quello di cui avevo bisogno era aiuto, probabilmente aiuto psichiatrico, sin da quando ero bambina, ma non l’ho mai richiesto”.

Nessun aiuto

Sharon rivela: “Ho un dottore che mi ha detto che ero disgustosa e che sarei morta a 19 anni. Eppure non mi ha aiutato”. Il suo rapporto coi medici è stato sempre pessimo: “Ho solo perso tempo, mi hanno detto che se solo un intervento chirurgico richiesto in questi casi si sarebbe rivelato utile”. In Gran Bretagna nell’ultimo decennio c’è stato un aumento quasi del doppio di operazioni legati alla cura dell’obesità, ed addirittura si è dovuto investire nelle scorse settimane riguardo all’acquisto di ambulanze adibite al trasporto di pazienti dalla grossa stazza. Si stima che i costi legati all’obesità siano superiori a quelli legati ai servizi di polizia e ad altre emergenze, con 16 miliardi di sterline spesi contro 13,6. Sharon si sente colpevole per questa situazione: “Non voglio essere un peso per i contribuenti. Ho spesso desiderato di essere una alcolista, così il mio fegato sarebbe rimasto danneggiato ma almeno la gente non l’avrebbe notato”. Propositi per fortuna mai realizzati di autolesionismo, suicidio e simili hanno derubato Sharon della sua normalità. Non ha mai lavorato fino ai 25 anni ed ora è classificata come disabile. Ha lasciato la scuola perché sottoposta a bullismo oltre a sacrificare la possibilità di diventare madre. Lei pensa che le sue problematiche siano da ricondurre ad un discorso genetico: “Anche i miei genitori erano grassi. Quando lei aveva 8 anni, la madre era in cerca di cure mediche per lei, e ad 11 anni indossava vestiti del tutto inconsueti per una bambina di quella età. Il cibo era diventato una ossessione ma anche una via di fuga da quell’inferno, gli episodi di bullismo si sono susseguiti anche quando è andata all’università: “Uno dei periodi più bui della mia vita, ho interrotto gli studi perché non ce la facevo più”. All’età di 19 anni Sharon ne dimostrava 30 e questo divario fisico andava sempre più aumentando, tanto da farle pensare al suicidio: “Avevo progettato di guidare ad alta velocità per schiantarmi contro un albero, ma non ho mai avuto il coraggio, per via dei miei genitori e del mio amato cane. E comunque prima dei 20 anni ho lavorato, in un supermercato. Mi muovevo tanto”. Ma nel 2008 ha contratto la polmonite e ha dovuto mollare”.

L’amore vince tutto

Però ha conosciuto Andrew, l’uomo che ama e che ha sposato. Si sono incontrati otto anni fa in un sito web di incontri dedicato a persone grasse, per poi convolare a nozze nel 2012, attirando anche la curiosità della stampa. I due sono conosciuti come gli sposini dal peso più elevato in Gran Bretagna. L’influenza del marito per Sharon è stata immensa: “Mi ha sempre trovata attraente oltre a sostenermi in ogni momento”. Andrew la nutriva e la lavava quando Sharon ad un certo punto era diventata talmente grassa da non riuscire ad entrare nella doccia. E le limitava il contatto col cibo-spazzatura per quanto possibile. Adesso sembra che non esista matrimonio più felice, e la donna riconosce che anche gli interventi chirurgici subiti hanno avuto la loro importanza: “Senza quelle operazioni non so dove sarei adesso. Ma la cosa più importante per me è stato l’amore di Andrew”. I due pensano alla possibilità di avere dei figli, ma restare incinta sarebbe rischioso per Sharon al momento. Il cui pensiero più immediato per ora è legato alla professione: “Vorrei trovare una occupazione e poter camminare per strada senza attirare l’attenzione della gente. Inoltre…vorrei andare sulle montagne russe. Non ci sono mai stata”.

S.L.