Terrore nel centro di Londra nel nome di «Allah» a soli 4 giorni dal voto dell’8 giugno. Un duplice attacco è stato condotto nella notte nel cuore della capitale del Regno: dapprima su LondonBridge, ponte simbolo della città, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, lo stesso commando ha la sua azione di morte, prima di cadere sotto i colpi della polizia. La sequenza si è consumata in pochi minuti (ne sono passati 8 fra la prima telefonata di allarme e la sparatoria finale), a neppure due settimane di distanza dell’atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena il 22 maggio
Mark Rowley, numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha precisato prima dell’alba il numero delle vittime: «6 morti e almeno 20 feriti» (anche se fonti mediche ne indicano 30). Oltre ai tre terroristi.
La sequenza si è consumata in pochi minuti, a neppure due settimane di distanza dell’atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena il 22 maggio, dove Salman Abedi, giovane britannico figlio di ex rifugiati politici libici anti-Gheddafi, si era fatto esplodere fra la folla che usciva dal concerto di Ariana Grande – fra cui molti giovanissimi – causando 22 morti e circa 120 feriti.