
Mentre in Italia la vicenda della madre che ha lasciato in macchina la figlia di 16 mesi, decretandone in questo modo la morte, ha scosso l’opinione pubblica, dagli Usa arriva una tragedia che non sembra lasciare molti dubbi sulle colpe di una giovane mamma, Amanda Hawkins, 19enne del Texas. Al contrario di Ilaria Naldini, donna e madre che vive e lavora a Castelfranco-Piandiscò, il cui caso ha aperto il dibattito tra chi pensa che una cosa del genere possa capitare a chiunque e chi non perdona la fatale dimenticanza, la ragazza texana è riconosciuta come responsabile della morte delle figliolette di uno e due anni.
Lo sceriffo della Contea di Kerr, Hierholzer, non ha dubbi: “Questo è di gran lunga il caso più terribile di violenza su minori che ho visto in 37 anni di carriera”. Secondo la ricostruzione dei fatti, Amanda Hawkins, qualche sera fa, era andata con un 16enne e altri amici a casa di alcuni vicini e qui vi era rimasta diverso tempo, addirittura quindici ore, lasciando in auto Brynn Hawkins, di un anno, e Addyson Overgard-Eddy, di due. Isaac, il marito della giovane, era assente e lei non ha dato retta a chi le diceva che avrebbe forse dovuto preoccuparsi delle due bimbe, rimaste in auto.
Quando finalmente il giorno dopo, intorno a mezzogiorno e con una temperatura percepita di 34 gradi, era tornata in auto, le bimbe erano ormai in stato di incoscienza e in gravi condizioni. Amanda Hawkins, spaventata da conseguenze penali, ha pensato però di non portare le piccole in ospedale ed è tornata a casa. Il giorno dopo, finalmente, il suo amico 16enne l’ha convinta dell’opportunità di andare in ospedale, ma quando le bambine sono arrivate al Centro medico regionale Peterson di Kerrsville, le loro condizioni erano talmente gravi che sono state trasferite all’ospedale universitario di San Antonio e qui sono decedute.
L’arresto della madre
Amanda Hawkins, in un primo momento, ha raccontato che le figlie si erano sentite male dopo aver annusato dei fiori, quindi ha confessato tutto e in un primo momento è stata arrestata con le accuse di abbandono e messa in pericolo delle due bambine, e una cauzione fissata a 70mila dollari. La giovane mamma rischiava due anni di carcere, ma dopo che è stato appurato il decesso delle piccole le cose si sono complicate. Una sua amica d’infanzia, Miriam Davis, ha spiegato che non era la prima volta che le piccole subivano atteggiamenti violenti e abusi, quindi ha aggiunto di essersi pentita per non aver denunciato tutto prima: “Ho esitato a lungo perché non volevo che le togliessero le piccole, ma non avrei immaginato che lei sarebbe arrivata a tanto e che loro potessero rischiare la vita”.

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GM