Omicidio Noventa, Giuseppe Verde riformato dall’Arma dei Carabinieri

Giuseppe Verde (Facebook)

A pochi giorni dalla sentenza di condanna per l’omicidio di Isabella Noventa, si apprende che Giuseppe Verde, l’ex di Debora Sorgato, è stato riformato dall’Arma dei Carabinieri e dovrà dunque andare in pensione anticipatamente. L’avvocato dell’uomo parla di “problemi di natura psicologica sorti per via dell’incubo in cui è stato catapultato”. Giuseppe Verde era un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri e dopo l’arresto dei fratelli Sorgato si è messo in malattia, “evitando così un trasferimento deciso dai vertici del comando provinciale”.

La sua compagna Debora Sorgato era già in carcere con il fratello Freddy e un’altra donna, Manuela Cacco, per la morte di Isabella Noventa, la segretaria uccisa e fatta sparire nel nulla a Padova, quando il maresciallo fu oggetto di alcune perquisizioni. In una prima occasione, Giuseppe Verde aveva fatto in modo che gli inquirenti rinvenissero 124 mila euro in mazzette, nascosti insieme a due pistole, occultati nell’armadio della camera da letto dove la coppia dormiva.

Dietro quei soldi, ci sarebbero diverse attività illecite e “truffe di alto livello”, ma scava ancora per avere la conferma ufficiale riguardo l’esito delle indagini patrimoniali a carico dei due fratelli. Inoltre, qualche settimana fa, si è appreso che una delle pistole sequestrate alla Sorgato, la Beretta 765, sarebbe “fumante”, ovvero avrebbe sparato da poco, secondo quanto affermato da Gian Mario Balduin, l’avvocato di Paolo Noventa, fratello della segretaria uccisa. Successivamente, in una nuova perquisizione domiciliare, vennero sequestrati, tra le altre cose, i tabulati di banche dati dell’ordine dei Carabinieri di cui fa parte, contenenti informazioni private su un pregiudicato dedito alle rapine, Gianluca Ciurlanti, morto in un incidente stradale nel 2002, non prima di aver intestato a Debora Sorgato una polizza assicurativa.

Lo sfogo di Giuseppe Verde

In seguito a quelle perquisizioni, Giuseppe Verde venne indagato, accusato di violazione del segreto d’ufficio e di accesso abusivo alla banca dati delle forze dell’ordine. L’ormai ex maresciallo dei carabinieri si era successivamente sfogato: “Trovarmi coinvolto in tutto questo mi ha devastato psicologicamente e fisicamente, costringendomi a rivolgermi ad una psicologa per cercare di affrontarlo. Dopo otto anni con Debora mi sento tradito e tutti parlano senza sapere, facendo finta che le loro vite con i loro compagni siano diverse. Mi fidavo di una donna come tutti noi ci fidiamo di chi amiamo e sfido chiunque a pensare di controllare l’intimità della propria compagna come i suoi effetti personali. Mai avrei pensato di avere la mia fiducia tradita”.

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GM