
Notizia shock per il tennis italiano. Sara Errani, una delle nostre punte di diamante, è risultata ‘non negativa’ a uno stimolatore ormonale normalmente usato per i carcinomi al seno. Molto probabile sia avvenuta una contaminazione da integratori o uno squilibrio metabolico, ipotesi che pare voler accettare al momento la Federtennis. La tennista romagnola rischia una lunga squalifica, come già successo in passato con casi simili. Il test risale ai primi mesi del 2017 e nelle urine della tennista azzurra sarebbero state trovate tracce di Arimidex, un principio attivo farmacologico riconducibile alla classe S4 degli “Stimolatori ormonali e metabolici”, facente parte della categoria degli steroidi anabolizzanti. La Fedetennis, tuttavia, sta cercando di rimanere accanto alla propria tesserata, anche in vista della probabilissima squalifica che arriverà.
D’altronde, come dicevamo prima, stiamo parlando di una delle nostre tenniste più forti, protagonista in passato di tanti trionfi anche con la maglia della nazionale, insieme alle compagne Vinci, Pennetta e Schiavone. La Errani, classe ’87, attualmente è numero 98 del ranking mondiale, crollata completamente negli ultimi anni dopo aver raggiunto anche la posizione numero 5 della classifica nel maggio del 2013. I suoi successi sono stati molteplici: 9 titoli WTA in singolo, tra cui le vittorie di Barcellona, Acapulco (2 volte), Budapest e Rio de Janeiro, a cui vanno aggiunte ben 25 vittorie in doppio con la compagna Roberta Vinci, tra cui spiccano i trionfi al Roland Garros e agli Us Open nel 2012, oltre agli Australian Open nel 2013 e nel 2014 e Wimbledon, sempre nel 2014. Insomma, in doppio ha vinto tutti e 4 i Grandi Slam. Il rimpianto più grande è certamente la sconfitta nella finale del Roland Garros, in singolo, nel 2012, battuta da una Maria Sharapova all’epoca al massimo della sua forma (6-3, 6-2 il punteggio finale). Numeri che da soli bastano a far capire che tipo di tennista è stata ed è tuttora la ravennate, seppur col calo degli ultimi anni. Ora questa brutta vicenda che la farà cadere ancora più in basso, ma che non le toglierà certamente la voglia di riprendersi tutto ciò che si era conquistata in passato.
Marco Orrù