
Il recente terremoto di Ischia ha riacceso i riflettori sul pericolo riguardante il Vesuvio (vulcano quiescente che in qualsiasi momento potrebbe eruttare) e sopratutto sui Campi Flegrei, un enorme zona vulcanica sotto la superficie terrestre che lo scorso mese di dicembre ha dato segnali di “risveglio” (gli studiosi hanno portato il livello dall’erta al secondo stadio).
In queste due zone abitano milioni di persone ed un eventuale eruzione potrebbe causare una catastrofe di dimensioni immani, sopratutto perché pare che non esista ancora un piano di evacuazione. Per questo motivo è stato chiesto al geologo dell’Osservatorio Vesuviano e dell’INGV Giuseppe Mastrolorenzo qual è il pericolo legato al Vesuvio ed ai Campi Flegrei e come la Protezione Civile, la comunità scientifica ed il Ministero si stanno muovendo per scongiurare una catastrofe annunciata.
Lo studioso ha spiegato che i due vulcani del napoletano sono da considerarsi tra i più pericolosi al mondo: “Nel caso del Vesuvio e dei Campi Flegrei ancora di più il valore esposto è altissimo, si tratta di 3 milioni di persone a rischio di un evento che potrebbe verificarsi, per quanto ne sappiamo, in qualsiasi momento. Speriamo che in quel caso ci saranno molti precursori, fenomeni che annunciano l’eruzione in modo da preparaci per un’evacuazione; l’eruzione purtroppo potrebbe anche essere preannunciata di qualche ora soltanto”.
Il rischio è enorme sopratutto perché, specifica Mastrolorenzo, i Campi Flegrei sono un super vulcano, uno dei pochi al mondo capace di generare un enorme quantitativo di lava in un unica eruzione. La comunità scientifica e la Protezione Civile sono al corrente dell’enorme pericolo, ma paradossalmente ad oggi non esiste un piano d’evacuazione.
L’esperto spiega che esiste un piano d’emergenza, ma che questo non è sufficiente: “Esiste un piano di emergenza, ma affinché questo sia operativo dev’esserci un piano di evacuazione. L’unico intervento possibile in caso di eruzione è l’evacuazione. Negli ultimi anni è stato realizzato il piano di emergenza per i Campi Flegrei, fra l’altro a mio avviso un piano sottodimensionato, perché all’interno si parla di un’eruzione di medio livello, non di una possibile eruzione di grande portata”.
F.S.