
Un potentissimo terremoto di magnitudo 7.4 ha devastato il Messico intorno alle ore 20:00 ora italiana. E proprio nel giorno in cui il paese centroamericano commemora un altro potentissimo sisma avvenuto nel 1985, in seguito al quale si ebbero diecimila vittime. Già una decina di giorni fa c’era stata una immane scossa che aveva causato numerose vittime, tra le quali diversi bambini. Nei giorni scorsi le vittime erano state circa un centinaio, con una magnituto di ben 8.2, anche più potente rispetto ad ora. L’epicentro si è avuto nella località di Axochiapan, nello stato del Morelos, distante circa 160 km dalla capitale Città del Messico. Si registrano anche dei crolli, come ad esempio quello di un edificio sbriciolato a Condesa, un quartiere nel centro della stessa Città del Messico. Ma tantissimi palazzi hanno oscillato pericolosamente, spingendo la popolazione a riversarsi nelle strade. Il traffico aereo è stato fermato e l’aeroporto internazionale di Città del Messico chiuso. Lo scalo dista 123 chilometri dall’epicentro. Tra l’altro nella capitale, oltre alla cerimonia di commemorazione era in corso anche una esercitazione antisismica. Gli esperti sulle prime dicono che non ci sarebbero collegamenti tra il terremoto di adesso e quello di 12 giorni fa. Intanto l’Ingv fa sapere che non sussiste il rischio tsunami, dal momento che il sisma si è verificato nell’entroterra, in una zona distante dalla costa. La profondità dovrebbe essere intorno ai 70 km.
S.L.