Noemi, spunta un testimone: “C’era un’altra auto”

Noemi Durini Lucio Marzo
(Websource/Archivio)

Spunta a sorpresa un nuovo testimone per il caso dell’omicidio di Noemi Durini commesso dal reo confesso Lucio Marzo. Si tratta di un racconto fornito prima ai microfoni di una trasmissione televisiva e poi agli inquirenti e per questo motivo ancora tutto da verificare. E’ una testimonianza però che, se confermata, apre nuovi scenari sulla vicenda e dà corpo all’ipotesi che il ragazzo non abbia agito da solo ma con un complice. Il teste ha spiegato di aver visto Noemi la notte della scomparsa (3 settembre) salire sull’auto del fidanzato. Ma i due, a suo dire, erano seguiti da qualcuno: “Ho visto sfrecciare una Seat davanti a me, una Ibiza verdone, vecchio modello” ha raccontato.

Gli inquirenti non si sbilanciano sulla questione, ma fonti investigative fanno sapere che si sta lavorando proprio su questo punto: la ricerca di un possibile complice che potrebbe essere il padre di Lucio, ma forse anche un’altra persona non ancora entrata in questa inchiesta. L’altro elemento che spinge gli inquirenti in questa direzione è che il punto del racconto di Lucio in cui ci sono più lacune ed elementi che non tornano è proprio quando spiega di aver fatto tutto da solo. I filmati delle telecamere che si trovano lungo la statale acquisiti dai Carabinieri e in fase di analisi potranno dare risposte più concrete su questo dettaglio. Nel frattempo il papà di Lucio rimane indagato per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.

F.B.