Dramma al porto di Taranto: muore un operaio e padre di famiglia

Alfredo Chiereghin
Alfredo Chiereghin (Facebook)

Le definiscono ‘morti bianche’ quelle degli operai che perdono la vita sul posto di lavoro: l’ultimo in ordine di tempo è Alfredo Chiereghin, un 45enne originario di Chioggia. L’uomo è deceduto ieri sera nel porto di Taranto, mentre si trovava su un pontone, impegnato in operazioni di dragaggio dei fondali. Alfredo Chiereghin, in base a quanto si è appreso, sarebbe stato colpito da alcuni cavi in tensione. Il tutto è avvenuto in seguito al cedimento di un’opera strutturale. Per il 45enne, che era sul ponte di coperta, non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. Alfredo Chiereghin lavorava per la ditta “Nuova Co.Ed.Mar” di Chioggia, che per il momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull’accaduto.

Dopo il dramma, sul luogo della tragedia è giunta una motovedetta della guardia costiera con a bordo personale tecnico e il medico del 118. E’ stato molto difficoltoso effettuare le fasi di abbordaggio del pontone, in quanto i cavi erano ancora in tensione. Sull’accaduto, intanto, è stata aperta l’inchiesta della Procura di Taranto, che ha attivato anche gli ispettori dello Spisal e la polizia scientifica, e disposto il sequestro del pontone. Delle indagini se ne occuperà anche la guardia costiera di Taranto. Le prime fasi dell’inchiesta si sono protratte ieri fino a tarda notte.

In molti a Chioggia ricordano Alfredo Chiereghin, una persona sempre sorridente e descritta come molto educata, che aveva trasmesso i medesimi valori ai figli. Particolarmente commosso su Facebook il ricordo di una conoscente dell’uomo: “Hai passato la tua adolescenza nella mia casa, con tutti gli amici di mio figlio Davide. Ti ho visto diventare uomo con la tua timidezza, la tua grande educazione e bontà. Con amore ti ho augurato tanta felicità e il pensiero che non sei più tra di noi mi rende molto triste. Ma mi consola saperti nella casa di Dio. Ciao, continuerò pregare per te e la tua famiglia”.

 

GM