
Arma dei Carabinieri di nuovo nell’occhio del ciclone: sotto accusa finisce un militare scelto di 41 anni in servizio nella Capitale. Da circa un anno aveva intrapreso una relazione sentimentale con una donna di 76 anni, romana, vedova di un generale dell’Arma. La storia era fatta di sesso e scambio di dolci messaggini, ma tanti erano i dubbi. La donna difendeva comunque quella relazione: “Parlate solo per invidia, il nostro è amore vero”. Ma il giudice Francesco Patrone, quando il caso è arrivato in tribunale, dopo la denuncia dei figli della donna, non ha creduto all’idillo amoroso.
In sostanza, il giudice ha ritenuto che il carabiniere 41enne avesse più di un interesse nei confronti dei beni della donna. Del resto era riuscito a farsi intestare nel giro di pochi mesi un appartamento di via Crescenzio, nel quartiere romano di Prati, una villa in Sicilia pagata in contanti dall’anziana, bonifici per quasi 700mila euro, un’auto, tre motociclette e due moto d’acqua, oltre a vari abiti firmati. I familiari della donna hanno detto basta e quindi la palla passa ora al tribunale civile, che dovrà stabilire la cifra che il carabiniere dovrà restituire.
“Sono una donna libera e con i miei soldi faccio quello che voglio”, ha sottolineato in sede processuale la donna, mentre è stata comunque rigettata la denuncia dei figli per circonvenzione d’incapace. Chi ha svolto la perizia, lo psicoterapeuta Stefano Ferracudi, ha comunque riconosciuto che l’anziana vedova è “fragile dal punto di vista affettivo-emotivo” e che “la chiave del rapporto è stato lo squilibrio psicologico di cui l’uomo ha abusato”. I beni, mobili e immobili, ceduti dall’anziana al carabiniere ammonterebbero ad un valore intorno ai due milioni di euro. Sono diversi i lati complessi di questa relazione: in diverse occasioni l’uomo si rendeva infatti irreperibile o trattava male l’anziana. Un amico della donna ha detto che questa una volta si era sfogata e aveva così definito il carabiniere: “È un bifolco avido e io l’ho tolto dalla povertà”.
Si allunga la lista di vicende che negli ultimi tempi hanno coinvolto alcuni militari dell’Arma: il primo episodio è quello dei due carabinieri indagati per stupro a Firenze e quello accusato di aver abusato di una bimba. Nelle scorse ore, l’Arma ha dovuto fare i conti con i due militari accusati di furto. Infine, la gravissima accusa che coinvolge 37 carabinieri indagati per diverse violenze tra cui anche due ufficiali, anche se con imputazioni diverse tra loro. Avrebbero commesso abusi di ogni tipo in due diverse caserme della Lunigiana.
GM