
Per giorni, la vicenda di Peppina Fattori ha avuto una vasta risonanza mediatica, ma come detto in più occasioni, purtroppo sono ancora troppe le gravi situazioni legate al sisma. E spesso sfociano in tragedie, come quella avvenuta a Passo Colmurano. Qui il 79enne Franco Marzoli, sfollato dalla propria abitazione dopo la scossa di agosto dello scorso anno, ha voluto tornare nelle scorse ore per farla finita per sempre. Infatti l’uomo, un pensionato del posto, si è suicidato nel giardino della propria abitazione lesionata dal sisma. E’ stata la figlia a scoprirne il corpo ormai privo di vita. Franco Marzoli – che dopo il sisma era comunque rimasto nel comune di Colmurano – aveva detto alla moglie che sarebbe andato dal meccanico, poi è uscito di casa. Due ore dopo, la moglie ha iniziato a cercarlo, preoccupata, andando anche all’officina dove il marito aveva detto di volersi recare. Non trovandolo lì, ha allertato la figlia, che è uscita immediatamente alla ricerca del genitore e lo ha rinvenuto nei pressi dell’abitazione che l’aveva vista crescere.
Sono purtroppo episodi ricorrenti: a giugno, un 57enne si è tolto la vita nella cantina della sua abitazione nelle campagne di Sarnano, nel maceratese. Appena qualche giorno prima, a Fiastra, un agricoltore 58enne si è tolto la vita impiccandosi in un capanno che si trova nel suo terreno, a due passi dall’abitazione ad oggi ancora inagibile. E’ l’onda lunga degli effetti devastanti che hanno avuto le fortissime scosse che dallo scorso 24 agosto hanno distrutto numerosi luoghi del centro Italia, ma soprattutto hanno stravolto la vita di migliaia di persone. La lunga scia di suicidi è iniziata un anno fa, poco prima delle scosse di fine ottobre, con la tragedia di Adriano Pieretti, edicolante 31enne residente a Camerino ma originario di Osimo. A metà ottobre, il giovane si è tolto la vita nella notte, impiccandosi in casa, dove conviveva con la sua fidanzata.
GM