
Elisa è una bambina di tre anni malata di leucemia il cui caso è diventato noto in tutta Italia grazie alla mobilitazione dei social stimolata dai genitori della piccola. Preoccupati che la figlia non riesca a sopravvivere alla terribile malattia, infatti, i genitori hanno pubblicato un annuncio sui social in cui chiedono agli italiani di presentarsi al centro donazioni al fine di velocizzare la procedura di ricerca di un donatore perfettamente compatibile. L’invito è stato raccolto anche da alcuni personaggi dello spettacolo come Fiorello, Anastasia e Paolo Conte, che hanno provveduto a condividere il post dei genitori di Elisa invitando i fan a farsi avanti.
Proprio in merito alla mobilitazione social, il centro nazionale trapianti di concerto con il registro IBMDR (Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo) e l’ospedale ‘Bambin Gesù’ in cui la piccola è ricoverata, hanno precisato che sono stati trovati già dei donatori potenzialmente compatibili, che la bambina è in condizioni stabili: “Le condizioni cliniche della bimba, attualmente in trattamento farmacologico, sono stabili e non richiedono un trapianto di cellule staminali emopoietiche in condizioni di urgenza; come previsto dai protocolli clinici, in questo intervallo di tempo si è già proceduto a ricercare dei potenziali donatori”.
Insomma al momento nulla fa pensare che Elisa possa morire nel giro di poche settimane. Nella nota si legge anche che il reperimento di un donatore idoneo è assicurato dal Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo e che nel caso in cui questo non dovesse bastare per trovare un donatore compatibile in tempo per l’operazione, l’ospedale potrebbe comunque sopperire alla mancanza di una totale compatibilità ricorrendo ad un trapianto di cellule staminali emopoietiche estratte dal midollo di un parente parzialmente compatibile.
Nel comunicato si legge anche che l’ospedale pediatrico in questione è uno dei migliori al mondo in questo genere di operazioni: “La struttura presso cui la bimba è in cura risulta uno dei centri pediatrici a livello nazionale e internazionale con maggiore esperienza in questa particolare procedura”. La precisazione non vuole fungere da impedimento alle donazioni, anzi nella parte finale viene specificato che “La donazione è gesto di solidarietà e di responsabilità civile”. Mai come nel caso della Leucemia c’è, infatti, un bisogno costante di nuovi donatori. Sono numerosi i bambini che vengono colpiti da questa terribile malattia, l’ultimo caso noto risale ad un paio di mesi fa: la piccola aveva la febbre alta, la madre pensava ad un’influenza, ma la diagnosi del medico è stata impietosa, leucemia mielomonocitica infantile.
F.S.