Novara: ragazzo cerca di sfuggire ai rapinatori e viene brutalmente aggredito

Novara
(Websource/Facebook)

Un ragazzo è stato aggredito da un gruppo di extracomunitari lo scorso 10 ottobre a Novara. Gli aggressori lo avevano bloccato in mezzo alla strada per rapinarlo, ma lui ha cercato di sfuggirgli causando la loro efferata reazione. A dare notizia di quanto successo è Nicola Tagliaferro, presidente dell’associazione ‘Nazionalisti Italiani’, sulla propria pagina Facebook.

Il post di Tagliaferro comincia con una frase di rito per chi propone una denuncia sociale: “Questa è l’Italia che stiamo consegnando ai nostri figli”, quindi lascia spazio al racconto della vittima dell’aggressione. Nel racconto si legge che il ragazzo si trovava in una via di Novara (non specificata) e mentre camminava, intorno alle 22:30, è stato bloccato da due extracomunitari: “Subito capisco che mirano a portarmi via il cellulare, io abbasso il telefono e dico: ‘ragazzi non ho nulla da darvi non ho soldi’ e quello più alto dei due mi dice, con un accento chiaramente nord africano: ‘zio stai buono ti conviene abbiamo anche il FERRO’ io spaventato inizio a correre velocissimo” scrive il giovane.

Il tentativo di fuga del ragazzo, però, viene impedito: i due rapinatori urlano qualcosa per chiamare l’attenzione di alcuni complici che, in massa, tagliano la strada al giovane e poi lo sbattono contro un muro. Il gruppo comincia a colpirlo con calci e pugni, lui è terrorizzato (teme per la sua vita), ma per fortuna qualcuno si affaccia dalla finestra e spaventa gli aggressori facendoli fuggire. Di quegli attimi concitati il giovane ha ricordi confusi, in quel momento sapeva solamente che la sua vita era stata salvata da qualcuno e di questo era grato: “Sono scappati via dopo avermi sferrato ancora qualche colpo… non mi hanno rubato nulla malgrado sentivo le loro mani addosso… non vedevo nulla era buio… vedevo solo i loro piedi…scarpe da ginnastica tante scarpe saranno stati almeno in 6… tenevo la testa bassa per paura di ricevere colpi sul volto… ho provato a coprire il capo con le mani ed ho subito la frattura alla mano sinistra…. ho 2 occhi neri e gonfi avrei potuto perdere un occhio… ho subito il distacco del vitreo all’occhio sinistro ho diversi tagli sulla fronte e in testa… la prognosi è di 30 giorni….ho temuto il peggio mentre aspettavo i soccorsi temevo di morire dissanguato ero una maschera di sangue”.

Per sua fortuna dalla tac effettuata all’ospedale non è stato riscontrato nessun danno cerebrale ed entro un mese si riprenderà da tutte le ferite, ma la sua indignazione è ancora a livelli altissimi, non solo per l’aggressione subita, ma per il comportamento delle forze dell’ordine: “Mi hanno detto vada pure in ospedale e ci attenda li per la denuncia… non sono venuti …mi hanno chiamato al telefono il mattino seguente dicendomi che potevo fare denuncia con calma appena stavo meglio e che avevo 90 giorni di tempo…. con CALMA (???) e se fossi morto in ospedale in seguito alle botte ? Quale denuncia avrei fatto ? Avrebbero potuto ammazzarmi cazzo altro che calma…” scrive pieno di rancore la vittima che a fine racconto aggiunge: “Possibile che un cittadino italiano che paga le tasse regolarmente non ha diritto (nel suo paese) di poter andare in giro alle 22.30 di sera??? Se fossi stata una donna o in compagnia di una donna? L’avrebbero violentata… Chiedo giustizia !!!”.

F.S.