
Massima allerta in Corea del Nord per quello che è stato definito un “disastro nucleare”, ovvero un incidente nella centrale di Punggye-ri. Prime fonti parlano di almeno duecento vittime. Si tratta dello stesso sito nucleare che ha ospitato i test dello scorso settembre. L’allarme è stato dato per primo dalla tv giapponese Asahi. A provocare l’incidente sarebbe stato il crollo di un tunnel, causato dai troppi test nucleari messi in atto dal governo di Kim Jong-un. Un centinaio le vittime dell’immediato crollo, altrettante hanno perso la vita nel tentativo di soccorrere i colleghi.
Come si ricorderà, ai primi di settembre, Kim Jong-un ha lanciato un nuovo test atomico, il sesto, il primo da quando Donald Trump è presidente degli Stati Uniti. L’esplosione atomica, che ha provocato una dura reazione della comunità internazionale, ha generato un terremoto di magnitudo 6.3. Facendo le dovute proporzioni, l’ultima bomba H lanciata da Pyongyang all’interno del proprio territorio può essere considerata otto volte più potente di quella lanciata dagli Usa su Hiroshima nell’agosto 1945.
Infatti, il regime di Kim Jong-un ha affermato di aver collaudato con successo una bomba da 120 kilotoni. Quella di Hiroshima era di circa 15 kilotoni, a Nagasaki venne lanciata una testata atomica da 20 kilotoni. In quei due lanci morirono rispettivamente 150mila e 75mila persone, per cui se i dati diffusi dal regime fossero reali le conseguenze per la popolazione civile potrebbero essere stati devastanti. Ora invece, i test del dittatore nordcoreano hanno provato un nuovo disastro.
GM