
Otto anni: tanto è durata l’agonia della piccola Ambra Lillini, di soli 10 anni, venuta a mancare nei giorni scorsi circondata dall’affetto di mamma Patrizia e papà Massimo. In questi lunghi otto anni passati dall’incidente in cui rimase coinvolta nel luglio 2009, i suoi genitori non le hanno mai fatto mancare l’affetto e l’amore. All’epoca dei fatti, la piccola Ambra Lillini aveva appena due anni e quel giorno era legata al seggiolino nel sedile posteriore della Fiat Punto guidata dalla zia. L’auto stava percorrendo via Montefanese, tra Osimo e Macerata, diretta verso la frazione di Padiglione di Osimo. Appena dopo il ponte sul fiume Musone, all’altezza di una curva, l’automobile per motivi mai del tutto chiariti iniziò a sbandare, finendo per schiantarsi contro un furgone dopo aver invaso la corsia opposta.
Il frontale era stato violentissimo e Ambra Lillini, che comunque era stata messa in sicurezza, a causa dell’impatto aveva subìto un forte contraccolpo alla testa. Da quel momento, per lei e i suoi genitori iniziò un vero calvario: venne sottoposta a delicatissimi interventi di neurochirurgia, quindi costantemente seguita in tutti questi anni dallo staff medico e infermieristico del reparto di Rianimazione clinica di Torrette. Venne anche portata all’ospedale pediatrico Salesi, per delle visite specialistiche. Interventi medici che non valsero a nulla: otto anni dopo, quel calvario è finito. I suoi familiari – come recita il manifesto funebre – sperano ora di poterla abbracciare “in un mondo senza dolore e pieno d’amore”.
GM