Zia e nipote fanno perdere le loro tracce: è una fuga d’amore?

Davide Cerra
Davide Cerra e la zia Tanja (foto dal web)

Una fuga d’amore: sarebbe questo il motivo della scomparsa di un giovanissimo biellese, Davide Cerra, di cui si sono perse le tracce dal 23 settembre scorso. Quello che però lascia basiti è che la donna con la quale il 18enne è scappato di casa è sua zia Tanja, che di anni ne ha 48. Sempre il 23 settembre, intorno alle 14.30, la donna è uscita di casa dicendo che sarebbe andata dai suoceri. La nuora di Tanya, Rossella, ha spiegato che era seduta davanti alla tv quando, “intorno alle 14.45, Tanya mi ha detto che andava a casa dei suoceri per fare una lavatrice. Ma lì non è mai arrivata. Alle 15.10 è uscito Davide. Ho chiamato Tanya per avvisarla, poiché tenevamo d’occhio il ragazzo per via dell’alcol. Lei mi ha detto: ‘Non preoccuparti’. È l’ultima volta che l’ho sentita”.

Il cellulare di Davide Cerra e quello della zia sono muti praticamente da quel giorno. In un primo momento, il marito di Tanja Cerra ha pensato a un allontamento volontario, poiché la moglie stava vivendo una situazione stressante. Col passare dei giorni, è divenuto sempre più evidente quanto fosse accaduto. Davide Cerra è alto 168 centimetri, ha occhi neri e capelli castani, sua zia Tanja è alta 165 centimetri, ha capelli castano chiaro e un tatuaggio che dalla spalle scende lungo il braccio. La donna, quando ha fatto perdere le sue tracce, indossava pantaloni neri, una maglia rossa, un paio di ballerine nere, e aveva con sé una borsa da mare verde.

Davide Cerra viveva con la famiglia a Biella, ma da poco si era trasferito per motivi di lavoro a Lamezia Terme, dove appunto vive la famiglia della zia. I due si sarebbero rifugiati in Piemonte e ad attestarlo c’è una testimonianza di una negoziante del centro di Chivasso. Questa, quasi un mese fa, ha affermato di aver riconosciuto Davide Cerra e la zia mentre passeggiavano in centro e che il giovane avrebbe chiesto anche informazioni alla donna, domandandole se per il negozio servisse una commessa. Un racconto che troverebbe conferma da altre testimonianze giunte attraverso i social network.

GM