
A novembre dello scorso anno, aveva destato molta commozione e rabbia la morte di Luigia Campanaro, la 25enne che era stata travolta e uccisa da un pirata della strada mentre stava per salire sull’auto del fidanzato. Il ragazzo portato in caserma era effettivamente il pirata della strada che a bordo della sua Opel Zafira ha ucciso Luigia Campanaro e ferito il suo fidanzato, il 30enne Agostino Braccio. Si trattava di un 21enne di Foggia, Ciro Gabriele Corvino, che nelle scorse ore è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per omicidio stradale.
I tragici eventi ebbero luogo nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2016 in una strada centrale di Foggia. Luigia Campanaro era morta praticamente sul colpo. Oltre che la condanna, a Ciro Gabriele Corvino è stata revocata anche la patente di guida. Inoltre, è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Infine, sempre in base alla sentenza emessa dal Gup Domenico Zeno, dovrà risarcire le parti civili del danno subito. La morte della studentessa foggiana ebbe una vasta rilevanza mediatica a livello locale e in tanti vollero lasciare un messaggio di cordoglio e un ricordo per la povera 25enne, uccisa sulla strada.
Commentando la sentenza odierna, i genitori di Luigia Campanaro, insieme al fratello e al fidanzato della giovane, hanno sottolineato: “Abbiamo sempre invocato giustizia e non vendetta. Niente e nessuno riporterà indietro le lancette dell’orologio per restituirci il sorriso e l’amore di Luigia, che non è assente dalle nostre vite. Ci auguriamo che questa sentenza sia da monito a chiunque si metta alla guida senza prestare la dovuta attenzione”.
GM