“Da operaio a clochard”. L’imprenditore legge la sua storia e lo cerca

(websource/archivio)

 

Giordano Piovesan e Michele Parini. Il primo Triestino trapiantato in Versilia, il secondo di Pisa. Due persone diverse, lontane, ma che da oggi hanno qualcosa in comune: il lavoro. Giordano è un uomo di 55 anni, operaio specializzato in cantieri navali, ha lavorato per ben 13 anni come verniciatore, fino a quando i contratti non hanno iniziato a cambiare, fino a quando la instabilità ha preso il sopravvento. Contratti a termine, che nel proprio senso della parola, lo hanno lasciato senza piu’ un occupazione. L’età ed il costo di un operaio specializzato lo hanno portato alla disoccupazione e con essa l’inizio della fine. Ha perso tutto, lavoro, casa, amore e amici, cosi ha deciso 18 mesi fa, di vivere per strada, da clochard. Pranzi nelle mense della caritas, dormiva nei sottoscala oppure su panchine al buio ricoperto da cartoni, si lavava nelle fontane della città. Spesso si fermava ad osservare chi, a differenza sua, aveva una famiglia, una casa, un lavoro. La malinconia e la rabbia per non capire come fosse potuto accadere lo attanagliavano. Una caduta che sembrava senza arrivo quella di Giordano. Poi però, come nei migliori film a lieto fine, tutto di un tratto una luce ha dato di nuovo il sorriso all’uomo in questione. Questa luce si chiama Michele Parini. Un salvatore, forse troppo, sicuramente la persona che ha dato il via alla rinascita di Giordano. Michele è un imprenditore, amministratore unico del cantiere navale nel Pisano, che dopo aver letto un articolo su colui che perde il lavoro e vive in strada, ha scritto alla redazione che lo aveva pubblicato e si è messo in contatto con lui, per conoscerlo, per parlarci. Giordano si è mostrato una persona con tanta dignità, pieno di sofferenza e questo ha fatto si, che nel cuore di Michele scattasse quella molla valida a fargli proporre un lavoro. Cosi arriva il contratto, 6 mesi iniziali, una prova, ma che per Piovesan sono come una vera e propria rinascita. L’imprenditore poi, ha dichiarato di pagargli un alloggio per i primi mesi oltre a contratto regolare comprensivo di buoni pasto e ha continuato dicendo che non fa stava facendo un regalo a nessuno se non a se stesso. Proprio Michele aveva ricevuto un aiuto quando da giovane andò in America a studiare, aiuto che lo ha portato ad un elevato guadagno lavorativo. Ha scelto la data del suo compleanno, il 15 Novembre per far fare a Giordano il suo nuovo primo giorno di lavoro. Giordano non può che essere grado a chi, con umiltà e rispetto, gli stando una seconda opportunità.

GVR