
Nelle scorse settimane, l’Istat ha fatto sapere che in Italia è aumentata l’aspettativa di vita, salendo di cinque mesi. Per questo, si sarebbe dovuta alzare automaticamente l’età pensionabile, che arriva a 67 anni precisi. Questo per effetto della legge Fornero, con l’ex ministro che oggi ha giustificato le proprie scelte. Ma da più parti molte sono state le polemiche rispetto a questo meccanismo, per cui il governo si è visto costretto a intervenire. In attesa di capire cosa accadrà nello specifico, il presidente dell’Inps. Tito Boeri, intervenendo ad un convegno sulla povertà dei bambini, lancia però un allarme “Se si rompe il meccanismo che lega l’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita si rischia di avere una spesa aggiuntiva per le pensioni da qui al 2040 di 140 mld”. Insomma l’età pensionabile va aumentata e questo meccanismo deve andare avanti fino al 2040, spiega Tito Boeri, chiedendo di “pensare di più ai bambini nel modo in cui si distribuisce la spesa sociale del paese”.
Insomma, attraverso il rinvio dell’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, si rischia di “rompere il meccanismo che ci permette a tutti di vivere senza preoccupazioni. Il meccanismo se rotto può portare il Paese a una spesa aggiuntiva per pensioni da qui al 2040 di 140 miliardi”. Ricorda Tito Boeri che in sostanza le persone con più di 65 anni sono comunque quelle meno colpite dalla crisi, che ha pesato invece molto sulle famiglie con figli minori. E non bastano nemmeno più i trasferimenti economici da nonni a nipoti, le cosiddette “paghette”, anche perché “sempre meno pensionati hanno nipoti. Non si può contare neanche su questo trasferimento. Gli italiani sono attenti alle famiglie e ai nipoti ma nelle scelte finiscono per essere fortemente egoisti verso i bambini. Bisogna pensare di più ai bambini nel modo in cui si distribuisce la spesa sociale del Paese”.
GM