
Alla fine ha avuto ragione lui. Silvio Berlusconi aveva presentato nei mesi scorsi due ricorsi contro gli alimenti eccessivi che è obbligato a pagare alla sua ex moglie Veronica Lario. Il primo per chiedere la riduzione dell’esoso assegno mensile, il secondo per ottenere la restituzione di quanto già versato. Oggi la Corte d’Appello di Milano ha accolto le richieste dell’ex premier e ha stabilito che il Cavaliere non solo non dovrà più versare l’assegno mensile di 1,4 milioni di euro destinato alla Lario, ma lei dovrà anche restituirgli i 60 milioni di euro ricevuti fino a questo momento.
I giudici hanno deciso che il criterio da seguire non debba essere il tenore di vita avuto dalla donna durante il matrimonio, ma quello giuridicamente più corretto dell’autosufficienza economica. A questo proposito Berlusconi tramite i suoi legali aveva sottolineato che Veronica Lario con una liquidità di circa 16 milioni di euro, gioielli e società immobiliari intestate si poteva tranquillamente ritenere autosufficiente dal punto di vista economico.
La Lario ha dato battaglia in questi mesi ed era anche arrivata a far pignorare dal tribunale di Monza 20 milioni di euro sul conto corrente dell’ex marito. L’ex moglie di Berlusconi non aveva accettato che il Cavaliere in attesa della sentenza dei giudici avesse deciso in autonomia di versarle ogni mese un milione di euro anziché i dovuti 1 milione e 400mila euro.
F.B.