
Dopo una vigilia contrassegnata dalle polemiche e dall’aggressione di Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi, a Ostia si è votato per il ballottaggio. A spuntarla è stato il Movimento 5 Stelle con la candidata Giuliana Di Pillo che ha avuto la meglio su quella di Fratelli d’Italia, Monica Picca. Esulta la mini sindaca neo eletta: “È La vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita. Da domani inizierò a rimboccarmi le maniche per dare fiducia a tutti quei cittadini che ora sono disamorati”. Le fa eco Virginia Raggi: “Cittadini tornano protagonisti. i romani sono con noi e per il cambiamento”.
Plaude al risultato anche Luigi di Maio, designato candidato premier: “Oggi i cittadini del decimo municipio di Roma hanno deciso di affidare a Giuliana di Pillo il governo del loro territorio. Sarà un ruolo importante per continuare l’azione di Virginia Raggi, della sua giunta e della sua maggioranza. Il risultato di oggi dimostra che i cittadini non credono più alla propaganda contro le nostre giunte e contro il movimento. Ostia dimostra anche che siamo capaci sia di battere la cosiddetta sinistra che la cosiddetta destra, anche quando sono al massimo della loro forza e coalizzate”.
La reazione del centrodestra
La candidata del centrodestra invece punta il dito contro gli appoggi dei quali a suo dire avrebbe goduto il Movimento 5 Stelle a Ostia: “All’idroscalo, dove sono rappresentati i voti di CasaPound, noi abbiamo perso e loro hanno guadagnato circa mille voti”. Insomma, ai grillini sarebbero andati i voti dell’estrema destra, ma anche quelli riconducibili al clan Spada, secondo Fratelli d’Italia. Monica Picca aggiunge: “Un pochino di delusione c’è. Faccio gli auguri alla Di Pillo. Ora finalmente dovrà confrontarsi in consiglio dove io farò un’opposizione ferrea. Il confronto che non c’è stato in campagna elettorale ci sarà ora in aula consiliare. Il mio obiettivo sarà fare il bene del Decimo Municipio”. Poi chiosa: “Questa campagna elettorale ha preso una piega diversa. Mentre al primo turno c’è stata una competizione dai toni giusti e democratici, nella seconda parte ha assunto i toni di una fiction. Questo non ha fatto comprendere ai cittadini quali erano i giusti contenuti e i giusti programmi”.
Esulta CasaPound
Chi esulta comunque è Luca Marsella di CasaPound, che grazie a quel 9% di voti conquistati al primo turno entra per la prima volta in consiglio: “A vincere il ballottaggio ad ostia è il M5S, ma per la prima volta in municipio ci sarà un’opposizione vera che si chiama CasaPound. In quelle stanze porteremo la rabbia sacrosanta dei quartieri popolari, la voce di commercianti e imprenditori abbandonati, la realtà di un territorio oggi associato soltanto a mafia e malaffare. Quel 9% è la vera vittoria e sarà l’unico vero cambiamento”. Ma il vero vincitore di questa tornata elettorale è l’astensionismo: se infatti al primo turno avevano votato soltanto il 36,1% degli aventi diritto, questo dato è sceso al 33,6% al ballottaggio. Insomma, due cittadini di Ostia su tre sono rimasti a casa, sintomo di una disaffezione alla politica che ormai è un dato che ha valenza nazionale.
GM