
Il concorso pubblico di assunzione dell’Inps, proprio come annunciato tempo fa dallo stesso Tito Boeri, sta partendo. Ora emergono nuovi e interessanti dettagli per i giovani che abbiano i requisiti per prendervi parte. I posti disponibili nella prima fase saranno 365. Poi in una seconda tranche si arriverà fino a mille assunzioni. In particolare l’istituto previdenziale cerca al momento la figura professionale di analista di processo-consulente professionale, un funzionario di categoria C, posizione economica C1. Che tradotto in linguaggio comune significa uno stipendio che si aggira intorno ai 21mila euro lordi all’anno, ovvero 1800 euro netti al mese.
Boeri, che ha presentato il piano di assunzioni all’Università Federico II di Napoli ha ricordato che l’Inps ha 28mila dipendenti, si occupa di 22,6 milioni di lavoratori assicurati e 1,5 milioni di aziende iscritte, fornisce le pensioni a 18,1 milioni di italiani e sostegno al reddito per 4,8 milioni di persone. Boeri ha poi aggiunto: “Siamo l’ossatura del sistema di protezione sociale in Italia ed è significativo che si parta in queste presentazioni da Napoli e dalla Federico II, che è una università di qualità. Napoli è una città con numeri sulla disoccupazione giovanile molto alti: i numeri del nostro concorso sono piccoli rispetto alla disoccupazione giovanile al Sud ma apriamo un numero significativo di posizioni e speriamo di poter convincere il capitale umano di questa università a fare domanda per queste posizioni anziché puntare a carriere all’estero. Partiamo da 365 posti ma stiamo aspettando autorizzazioni amministrative che dovrebbero portare i posti sopra i mille e speriamo anche in sorprese nella legge di bilancio che potrebbero far incrementare ulteriormente i posti che verrebbero messi a concorso”.
“Abbiamo bisogno di energie fresche e persone molto competenti, abbiamo bisogno di coprire un insieme di prestazioni molto ampio, perché contrariamente a quanto si pensa l’Inps non si occupa solo di erogare pensioni ma anche di altre prestazioni molto importanti. Chi vuole partecipare deve fare la scelta di campo di stare dalla parte delle persone vulnerabili e deboli. Dovrà poi acquisire professionalità con umiltà perché bisogna capire prima bene i sistemi di protezione sociale che sono complessi e in Italia sono fin troppo complessi”.
F.B.